E da quel giorno sono passati esattamente 40 anni. Il sequestro del leader della Democrazia Cristiana Aldo Moro, avvenuto il 16 marzo ad opera delle Brigate Rosse, segna il punto più alto della Strategia della tensione e degli Anni di piombo. Allo stesso modo, quel giorno intacca per sempre l’ascesa dei brigatisti. La trattativa coi partiti di maggioranza si rivela sorda, tra misteri e mezze verità, e la decisione di uccidere il politico si trasforma in un errore.
Il Presidente Mattarella in via Fani Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato questa mattina in via Fani per prendere parte alla cerimonia per il 40^ anniversario del rapimento di Aldo Moro e dell’uccisione dei 5 uomini di scorta. Alle ore 9.05 è stata scoperta la targa restaurata che ricorda il tragico episodio, nell’ora esatta in cui arrivò la chiamata per rivendicare il rapimento dello statista. Il capo dello Stato ha deposto una corona di fori, mentre risuonavano le note del Silenzio. Il Presidente ha poi deposto una corona di fiori sul monumento.
Alla cerimonia hanno preso parte anche, tra gli altri, i presidenti uscenti di Senato e Camera, Pietro Grasso e Laura Boldrini: Mattarella ha anche presenziato all’inaugurazione del nuovo monumento dedicato all’appuntato dei carabinieri Domenico Ricci, che guidava l’auto di Moro, al maresciallo Oreste Leonardi, il capo scorta, e agli agenti di polizia Giulio Rivera, Francesco Zizzi e Raffaele Iozzino.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]