Il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi ha dato il benvenuto in Sala del Tricolore ai 28 giovani provenienti da tutto il mondo – 19 ragazze e 9 ragazzi di età compresa tra i 16 e i 22 anni – del Campo Internazionale della gioventù “Emilia”, promosso dal Distretto Lions 108 Tb, che per il secondo anno consecutivo è ospitato, fino al 21 luglio, nella città di Reggio Emilia.
Per dieci giorni, i giovani ambasciatori sono ospiti, presso l’Ostello della Gioventù del Castello di Rossena, dei soci Lions che li accompagnano alla scoperta della cultura, della storia e della gastronomia del nostro territorio, in un percorso partecipativo fatto di sport, divertimento e attività di gruppo finalizzate all’inclusione, alla conoscenza e al confronto fra culture differenti nella condivisione di iniziative comuni.
“La nostra città ha da sempre una forte vocazione internazionale, confermata anche da questa iniziativa realizzata grazie ai Lions – ha detto il sindaco Luca Vecchi, nella solennità della Sala del Tricolore – la presenza di questi giovani contribuisce ad arricchire la nostra città e getta le basi per un nuovo futuro fondato sull’amicizia e lo scambio di culture differenti”.
Il sindaco ha poi concluso il suo intervento mettendo in evidenza il “forte messaggio inclusivo del Campo Emilia che coinvolge e unisce ragazzi vedenti e non vedenti, aggiungendo valore a una iniziativa già meritevole”.
Istituito circa venti anni fa dal Distretto Lions 108 Tb, il programma “Scambi giovanili e Campi per la gioventù” promuove infatti la cittadinanza globale, l’amicizia e l’intesa tra i popoli.
L’associazione internazionale, nota in tutto il mondo anche per la realizzazione di programmi volti ad eliminare la cecità prevenibile e reversibile, nell’organizzazione del Campo Emilia, grazie alla collaborazione con la Sezione provinciale di Reggio Emilia dell’Unione Italiana Ciechi, unisce la forte vocazione all’amicizia internazionale all’attività di servizio ai non-vedenti e a quanti soffrono di gravi problemi alla vista.
Dopo la positiva esperienza dello scorso anno, che ha registrato per la prima volta in un Campo Lions la partecipazione di alcuni ragazzi ipovedenti – i quali non solo hanno partecipato pienamente a tutte le attività in programma, ma anzi hanno aiutato gli amici vedenti ad acquisire nuove sensibilità esperienziali – quest’anno il Campo Emilia ospita due giovani ipovedenti italiani e una giovane non vedente straniera.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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