Si è svolto questa mattina a SD Factory il convegno organizzato dal “Centro Sociale Papa Giovanni XXIII” in occasione della Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di droga.
Il convegno si è aperto con un intervento del sindaco Luca Vecchi che ha portato l’attenzione sul tema degli stili di vita e della necessità di costruire un sistema coeso e condiviso: “il tema del consumo di droghe e della sua diffusione è un problema molto serio che ci interroga su come costruire, soprattutto sul tema della prevenzione, un sistema di alleanze con chi detiene le competenze, quindi con realtà come la Papa Giovanni, ma anche con tanti altri attori della nostra società: mondo scolastico, famiglie, società sportive, operatori privati che operano nel tempo libero, forze dell’ordine ed altri ancora che possano affrontare insieme il tema del consumo delle droghe con obiettivo di far crescere la consapevolezza delle nuove generazioni su questo tema e su questi rischi”.
Secondo Antonio Nicolaci, responsabile provinciale dei Sert, la strada maestra è quella dei servizi personalizzati a seconda delle necessità degli utenti mettendo al centro la persona, con i suoi diritti e le sue caratteristiche. “Nel 2018 gli utenti seguiti dai Sert provinciali sono stati 3.505 di cui 2237 per problemi di tossicodipendenza, 936 per alcolismo, 161 giocatori d’azzardo e 171 tabagisti; per loro, insieme al privato sociale, abbiamo costruito una gamma di servizi molto vari: dall’accoglienza, alla terapia, al supporto all’abitare, ai progetti territoriali che facilitano l’accesso, promuovono la resilienza, aprono laboratori di prossimità e tanto altro”.
Tante altre le relazioni autorevoli che, a seconda delle competenze, hanno portato riflessioni sui 4 pilastri indicati dall’ONU come determinanti per la lotta alla droga: prevenzione, cura, repressione e riduzione del danno; fra questi Franca Francia, Responsabile delle dipendenze patologiche della Regione Emilia Romagna, Gaddo Grassi, Direttore Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze Patologiche, Antonio Lanzoni, Direttore del CEIS, il Tenente Mauro Maccioni dei Carabinieri di Reggio Emilia, Luca Magnavacchi della Quercia, Luca Censi, Andrea Bagni e Alessia Pesci della Papa Giovanni XXIII.
Secondo Fabio Salati, Presidente della Papa Giovanni XXIII, “oggi abbiamo affrontato e discusso tanti punti differenti per importanza e complessità. Abbiamo affrontato il tema della prevenzione parlando di contesti di vita a rischio, di come valori e credenze influenzino le scelte dei singoli individui, dell’importanza delle evidenze medico-scientifiche come fondamenti su cui impostare interventi di prevenzione.
Abbiamo parlato di giustizia riparativa, di rieducazione, di modelli genitoriali che spesso si pongono come modelli deboli per la fatica a reggere una posizione su temi valoriali forti e importanti. Abbiamo parlato di cura e di come stia giustamente cambiando il modello di comunità classico. Abbiamo aperto capitoli importanti per quanto riguarda la riduzione dei danni, come la possibilità di fare analisi sulle sostanze che vengono utilizzate dai tossicodipendenti in strada e la creazione di luoghi deputati al consumo per limitare le morti di overdose. Abbiamo condiviso esperienze, opinioni, modelli di intervento e la conclusione più scontata ma anche la più importante è che qui, oggi, abbiamo dimostrato che c’è conoscenza, competenza, voglia di mettersi quotidianamente in gioco e disponibilità di tutti nel lavorare insieme e nel creare reti; e queste sono esattamente le cose di cui avevano bisogno le persone che ho incontrato in questi anni di lavoro.”
Ultimi commenti
buffon sei il numero uno del pianeta terra
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!