I ventisei dipendenti dello storico salumificio SARE di Bibbiano sono in stato di agitazione (nella foto d’archivio una manifestazione della Cgil reggiana).
Il 20 maggio scorso l’ Azienda ha avviato una procedura legale di licenziamento collettivo dei ventisei dipendenti in forza presso lo stabilimento, la successiva fase di confronto sindacale si è chiusa il 19 giugno senza che le parti – Azienda, RSU ed Organizzazioni sindacal. – abbiano raggiunto un accordo sulle condizioni di uscita dei lavoratori.
“In particolare – spiegano Flai Cgil e Fai Cisl – l’ Azienda ha risposto negativamente alle richieste avanzate dalla parte sindacale in tema di garanzie sulle somme dovute (principalmente retribuzioni correnti e TFR), e di ricorso alla CIGS in deroga (ai sensi dell’ art 44 del cd. Decreto Genova) in ragione della proposta avanzata dall’Azienda di differire nel tempo il relativo pagamento, senza offrire alcuna garanzia in caso di mancato pagamento di quanto dovuto”.
La proposta aziendale è stata rigettata dall’ assemblea dei lavoratori che ha dato mandato alle strutture sindacali di non accogliere l’ impianto proposto dal salumificio.
Attualmente si è in attesa dell’ avvio della fase pubblica della vertenza, come per la legge che disciplina i licenziamenti collettivi, prevista nei primi giorni di luglio.
“Una delegazione dei lavoratori – concludono i sindacati – sarà ricevuta lunedì mattina alle 10 dal Sindaco del Comune di Bibbiano. In occasione dell’incontro si terrà anche un presidio presso la sede del Comune”.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]