Dopo lo straordinario risultato raccolto in termini di preferenze, la neo consigliera comunale Annalisa Rabitti sta già lavorando al progetto “Reggio Città senza barriere 2.0”.
Un lavoro che diventerà realtà in caso di elezione di Luca Vecchi a sindaco, al ballottaggio del 9 giugno prossimo.
Il progetto di “Città senza barriere 2.0” partirà dal concetto di diritto alla bellezza. “La Bellezza è un elemento riabilitativo – ha spiegato Annalisa Rabitti – un luogo bello è un luogo che accoglie, che dice sì ‘ce la facciamo’, che parla di rispetto, che crede in te e si occupa di te. Ti ama. Un luogo gentile, che fa bene alle persone che entrano”.
La Bellezza deve entrare ovunque, soprattutto nei luoghi della fragilità. “E lì dobbiamo essere ancora più bravi rispetto ad altri contesti – ha aggiunto la Rabitti -: dobbiamo lavorare negli ospedali, nelle case popolari, nei centri diurni e residenziali per le persone con disabilità e per le persone anziane. I luoghi della fragilità devono diventare luoghi per tutti, accoglienti per i cittadini, devono essere spazi che le persone possono vivere e attraversare, spazi aperti in cui entrare, non luoghi esclusivi. Ma parlare di Diritto alla Bellezza vuol dire valorizzare la Bellezza dei quartieri: perché nei quartieri la bellezza c’è, va solo aiutata ad emergere”.
Secondo l’approccio che verrà seguito dalla seconda parte del progetto “Città senza barriere”, sarà importante “accogliere come a casa le persone che si rivolgono ai servizi”, dal momento che “ogni persona che si rivolge ai servizi, potendo, ne farebbe a meno”. Per questo “ogni persona che arriva ai servizi, si sente inadeguata, perdente. Essere accolti e ascoltati in un ufficio, seduti alla scrivania, dietro a un pc, attendendo l’esito di risposte che seguono iter e procedure è svilente: occorre uscire dagli uffici, togliere le scrivanie e creare incontri umani” ha spiegato Annalisa Rabitti.
Concretamente, insomma, la bellezza verrà declinata in spazi migliori, in luoghi vivaci e positivi. “Lavoreremo con architetti e designer, a supporto di ACER, – ha proseguito Annalisa Rabitti – sulla manutenzione e ristrutturazione degli alloggi popolari. La sfida sarà aggiungere bellezza a questi luoghi attraverso pochi accorgimenti, colori e soluzioni creative al fine di renderli ancora più accoglienti e curati”.
No ma questa è totalmente fuori di testa…