Alla Argo Tractors si è concluso nella giornata di mercoledì 29 maggio lo scrutinio del voto tra gli oltre 1.300 addetti delle unità produttive di Fabbrico, San Martino in Rio e Luzzara sull’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto aziendale, siglata dopo oltre una decina di incontri lo scorso 9 maggio (alle 6 del mattino e dopo 15 ore di trattative) dalla Rsu composta da dodici delegati Fiom-Cgil, sei delegati Fim-Cisl e sei delegati Uilm-Uil assistite dalle rispettive sigle sindacali provinciali.
Quello che era già apparso chiaro nelle assemblee di illustrazione dei contenuti è stato ulteriormente confermato dal voto certificato dei lavoratori, che si sono espressi con una partecipazione molto alta (1097 votanti totali, pari al 86,51% dei presenti negli stabilimenti) approvando l’ipotesi di accordo a larghissima maggioranza con 1.052 sì (pari al 96,42%) e 39 no (3,58%), con sole 6 schede tra bianche e nulle.
L’ipotesi approvata, che copre gli anni dal 2018 al 2021, prevede il recupero dell’indennità di produttività giornaliera per un montante massimo di 350 euro all’anno non corrisposta nel 2018, anno nel quale erano stati erogati solo gli 840 euro del premio di risultato.
L’accordo prevede inoltre che dal 2019 quest’indennità venga sostituita da un’indennità oraria che avrà a regime un valore di 616 euro per gli operai (con un incremento del 76%) e di 493 euro (+41%) per gli intermedi e gli impiegati. L’indennità sarà riconosciuta anche in caso ricorso alla cassa integrazione e in casi di gravi malattie documentate richiamate nel vigente contratto nazionale di lavoro; non sarà assorbibile dai futuri Ccnl e avrà carattere di ultrattività, cioè rimarrà in essere anche dopo la scadenza del contratto aziendale – e sarà erogata in eguale misura anche ai lavoratori con contratto di somministrazione, come anche le altre quote salariali.
Il premio di risultato viene aumentato del 13%, arrivando a complessivi 1.580 euro annui, di cui 675 euro (il 42,72%) anticipati in tre rate annuali. Vengono inoltre aumentate le indennità del turno notturno (con maggiorazione complessiva oraria pari al 60%) e vengono innalzate le indennità del primo e del secondo turno (con una media di 0,13 euro per ora lavorata).
A seguito dell’incorporazione dell’ex Emmegi, ora diventata Divisione Cabine, è stata inoltre definita l’armonizzazione dei trattamenti salariali, che permetterà ai 120 dipendenti di quell’unità di maturare 173 ore di quattordicesima, oltre a un aumento della retribuzione pari a 57 euro medi mensili, rateizzati nel corso dei prossimi quattro anni.
L’accordo prevede inoltre interventi migliorativi di carattere ambientale, di cui alcuni già effettuati nel corso della lunga trattativa. È previsto anche il completamento, entro la fine dell’anno, delle 24 ore di formazione definita dal Ccnl e che attualmente è stata realizzata solo al 75%. È stato definito, inoltre, il percorso di confronto sui piani formativi che prevedono il ricorso ai fondi interprofessionali.
La Rsu e i sindacati hanno espresso grande soddisfazione per la conclusione positiva della trattativa, sviluppata in un contesto di mercato della meccanica agricola non certamente favorevole “ma che vede la Argo Tractors conquistare quote di mercato grazie a una politica impostata sulla valorizzazione del Made in Italy, della qualità del prodotto, del servizio e dell’impegno dei lavoratori. Questo dimostra che un buon livello di contrattazione non pregiudica, ma anzi stimola l’impresa al miglioramento e agli investimenti, che in Argo Tractors hanno visto una importante continuità in questi anni”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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