Il traffico automobilistico crea congestione, inquinamento, insicurezza da incidenti, degrado e stress. Costruire nuove strade per le auto sarebbe una scelta sbagliata e antistorica. Reggio Emilia ha bisogno di una mobilità nuova, non centrata sull’auto privata.
Il futuro della mobilità è nel garantire una vasta scelta agli utenti in un sistema articolato fatto di trasporto pubblico ma anche di mezzi differenti, dalle biciclette al car sharing, dalla micromobilità elettrica ai veicoli autonomi. Investire oggi nel trasporto pubblico significa proiettarsi in questo futuro, abbassare il tasso di proprietà delle auto e avvicinarsi ad un modello europeo in cui l’automobile privata non sia un bene necessario per spostarsi.
La legge 205/2017 stanzia nuovi finanziamenti per sistemi di trasporto rapido di massa a impianti fissi: la nostra proposta è di andare in questa direzione e realizzare una rete di tram a Reggio Emilia. Tante città italiane hanno una rete tramviaria già funzionante e di recente costruzione, come Bergamo, Firenze, Palermo, Messina, Cagliari, Sassari, Brescia, oltre a città metropolitane come Roma, Milano, Napoli, Torino. Altre città hanno già avviato la progettazione: Cosenza, Firenze, Cagliari, Milano, Napoli, Bolzano, Bergamo, Padova, Bologna.
Reggio Emilia ha una potenzialità in più, le ferrovie locali esistenti. In alcuni paesi europei è attiva e ben funzionante una tecnologia che potrebbe sfruttare questa infrastruttura, si tratta del Tram-Treno. Un Tram-Treno viaggia come un treno in campagna, ovvero in aree a bassa densità, con poche fermate, e viaggia come un tram in città, in cui il contesto urbano è denso e necessità di un servizio più capillare. Così facendo aumentano le frequenze e l’appetibilità di linee ora sottoutilizzate.
Immagina Reggio propone di sfruttare le tre linee locali esistenti e realizzare tre linee di Tram-Treno: una da Rivalta a Mancasale, per proseguire fino a Guastalla, collegando la città e la Stazione FS alla Mediopadana, con una possibile diversione a servire la zona industriale di Mancasale in modalità tram.
Una seconda linea sfrutta la Reggio Ciano per proseguire sulla via Emilia fino a Masone, in modalità tram sulla via Emilia da Masone alla Stazione FS.
Una terza linea da Corte Tegge da Corte Tegge alla Stazione FS, per poi sfruttare la ferrovia Reggio Sassuolo. Nascerebbe una vera e propria rete di trasporto pubblico veloce, pulita, comoda ed efficiente, con la possibilità di rilancio delle ferrovie locali, rigenerare i quartieri oggi tagliati dai binari e di eliminare i passaggi a livello. Il tram inoltre è dimostrato che intercetta un 30% di utenza che abitualmente non utilizza mezzi pubblici. Facciamo di Reggio Emilia una città europea a tutti gli effetti.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]