In Emilia-Romagna sono in arrivo 4,4 milioni di euro per far fronte alle criticità più urgenti aperte sul territorio regionale dal maltempo di inizio febbraio, che provocò l’alluvione del fiume Reno, il gelicidio in Appennino, frane ed erosioni delle sponde dei fiumi da Piacenza a Bologna.
Il capo del Dipartimento nazionale di Protezione civile ha firmato l’ordinanza che destina i fondi alla Regione: ora, per rendere operative le risorse, si dovrà attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Dalla pubblicazione dell’ordinanza scatteranno i 45 giorni di tempo per la predisposizione del piano di interventi urgenti a cura dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile.
La Regione, però, è già al lavoro dalle scorse settimane per chiudere il Piano al più presto, prima del termine fissato. Oltre a coprire le spese per l’assistenza agli sfollati e gli interventi di somma urgenza svolti immediatamente dopo gli eventi meteo eccezionali (come la ricostruzione degli argini nelle zone colpite dalle esondazioni), il documento prevederà le risorse per nuovi lavori, tra cui la rimozione dei materiali accumulati nei pressi delle arginature dalle acque del Reno.
Entro 30 giorni dalla pubblicazione, inoltre, dovrà essere inviata la ricognizione dei danni a privati e imprese dell’intero territorio, passaggio fondamentale per procedere poi alla liquidazione dei primi indennizzi. Si tratta di contributi fino a 5mila euro per le abitazioni principali e fino a 20mila per le attività economiche e produttive.
Per i comuni bolognesi alluvionati sarà trasmessa la ricognizione già svolta subito dopo l’evento, senza nessun ulteriore aggravio procedurale per i cittadini e per le imprese. L’obiettivo è quello di mettere il Consiglio dei ministri nelle condizioni di deliberare il prima possibile i fondi per far partire i risarcimenti iniziali.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]