"Sicrea Group continua a crescere, guarda al futuro e diventa sempre più un player nazionale del settore. Con l’esercizio 2017 abbiamo chiuso una fase, difficile, di sacrifici e di ristrutturazioni e ora, con il piano triennale 2018-2020, abbiamo deciso di ripensare al nostro modello facendo nascere il progetto denominato #Coopincostruzione".
Luca Bosi – presidente di Sicrea Group – presenta così in sintesi il bilancio 2017 e le prospettive per i prossimi anni. E ripensare ! è proprio il titolo dato al consueto appuntamento annuale che si è svolto nella sede modenese del gruppo che recentemente si è aperto oltre i confini regionali con il ‘matrimonio’ con la cooperativa Cl’A di Montelupo Fiorentino, tanto che ora Sicrea Group ha una nuova sede a Empoli. "Nell’era in cui tutto viene giudicato con un like e in cui i tempi di risposta tendono allo zero – prosegue Bosi -, il pensare appare quasi un atto desueto. Eppure è proprio da lì che occorre cominciare se si vuole non solo (RI)PENSARE! i modelli di fare impresa e, più in generale, di sviluppo ma anche rimettere in circolo idee buone".
Il dato del bilancio, che registra una perdita di 702.000 euro, risulterebbe positivo per circa 160.000 euro se non scontasse, per l’ultimo esercizio, l’incidenza di Sirem (impegnata nel 2017 nell’ultimo anno di un piano complesso e particolarmente impegnativo dal punto di vista economico) che – come noto – ha rilevato il complesso aziendale di Cooperativa di Costruzioni di Modena in liquidazione coatta amministrativa. Il bilancio consolidato di gruppo è ora di 122 milioni di euro in linea, a parità di perimetro di consolidamento, con l’esercizio precedente.
"L’obiettivo – riprende Bosi – nel 2018 è di arrivare a 130 milioni di fatturato e al 2020 puntiamo a raggiungere i 160 milioni di euro, facendo di Sicrea Group il 15° player italiano di questo settore (oggi è al 21° posto). A settembre 2017 ci sono stati gli ultimi 120 esuberi e tengo a sottolineare che abbiamo avuto più di 200 esuberi senza produrre un disoccupazione, tutti sono usciti volontariamente grazie all’impegno dell’azienda. Ora abbiamo 216 persone occupate direttamente, sempre per il 2020 vorremmo aumentare l’occupazione di una cinquantina di unità".
Il piano triennale di sviluppo prevede nel 2020 ricavi annuali superiori a 160 milioni di euro, con una quota in aumento del lavoro all’estero. "Per volumi di fatturato abbiamo gettato le basi per la nascita del terzo soggetto cooperativo italiano del settore delle costruzioni." Presente con i propri cantieri in 14 regioni italiane, Sicrea Group alla sede e centro operativo tra Modena e Reggio Emilia aggiunge a Empoli una nuova unità territoriale. A Roma ha sede l’ufficio commerciale, mentre è in previsione l’apertura di una seconda unità territoriale a Potenza che servirà il Sud Italia.
Il progetto di aggregazione è interprete di un’attenta analisi delle trasformazioni del mercato di riferimento segnato da un passaggio significativo: dagli appalti tradizionali a quelli complessi, ovvero quelli in cui sono richiesti attività e servizi articolati, eventualmente correlati anche alla successiva gestione del costruito. "Ci esprimiamo al meglio nei progetti complessi ad alto contenuto tecnologico (in ambito sanitario, nella Gdo, in ambito sportivo, nella logistica industriale). Così come nelle infrastrutture e nell’estendimento e manutenzione delle reti. Intendiamo proseguire sulla strada del PPP – il Parternariato Pubblico-Privato. Stiamo già lavorando su progetti di questo genere a Pavullo, per la piscina, con Firenze parcheggi e per il palasport di Sanremo. Sicrea Group sta crescendo anche all’estero: la controllata Sicrea Dakar, in Senegal, ha iniziato i primi lavori e, proprio in queste ultime settimane, ha siglato altri importanti contratti". Aggiunge infine Bosi: "Sicrea Group è per definizione un progetto aperto e inclusivo, un soggetto che continua a concepire collaborazioni e partnership come il modo giusto di fare impresa nel settore delle costruzioni. L’apertura è anche verso chi, come i ragazzi più giovani, è alla ricerca di un’opportunità. Vogliamo essere sempre di più un aggregatore, un luogo di partenza e di crescita professionale". Molto significativo il messaggio lanciato anche dal Presidente di Par.Co Andrea Volta (socio di riferimento di SICREA Group) sul un futuro aumento di capitale che consolida ulteriormente i requisiti economico-finanziari della società consentendo di guardare al futuro con forza e fiducia.
Molti gli ospiti dell’appuntamento pensato da Sicrea Group. Il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha ricordato che l’azienda "non solo sta crescendo, anche all’estero, in modo adeguato ai tempi, ma con la sua tenacia ha salvaguardato occupazione e si sta rilanciando".
Presenti anche i sindaci delle due città maggiormente coinvolte da Sicrea, Modena e Reggio Emilia. "Ripartire dalle persone, dalle relazioni e ripensarsi per innovare sotto il profilo economico e sociale è determinante, Sicrea Group lo sta facendo", ha sottolineato il sindaco della Città del Tricolore, Luca Vecchi, mentre il primo cittadino della città della Ghirlandina, Giancarlo Muzzarelli, ha spiegato: "La risposta di SICREA alla crisi del settore è stata positiva e ora può crescere. Per il nostro territorio questo dato è particolarmente importante".
Nel corso della tavola rotonda è intervenuto, tra gli altri, l’ex tecnico della nazionale italiana di volley (e ora formatore) Mauro Berruto: "La parola chiave è desiderare: allenare significa allenare al desiderio. Come per le squadre anche per le imprese, e in particolare quelle cooperative, è determinante il concetto di egoismo di gruppo, ovvero l’obiettivo si raggiunge soltanto se ogni singolo componente del gruppo o della squadra si sente decisivo per la vittoria finale. Ripensare significa rigenerare, crederci, avere coraggio e, in ultima analisi, ancora desiderare".
La conclusione del presidente regionale di Legacoop, Giovanni Monti: "Cooperare è una parola chiave, è mettersi insieme e dare opportunità e in questo senso SICREA Group è un esempio, ha saputo ripartire da capo. L’idea di ripensare e ripartire è davvero importante, dobbiamo trovare il modo di comunicare che siamo davvero un soggetto importante e che questo messaggio si diffonda, a beneficio delle modalità dello stare insieme".
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