Il consiglio generale della Fondazione Manodori ha approvato il bilancio 2018. L’ente chiude l’esercizio con un avanzo di 4,3 milioni di euro, che segna un incremento di circa 500mila euro rispetto al 2017, riconfermando un andamento positivo nonostante una situazione di mercato che, in particolare negli ultimi mesi dello scorso anno, è stata segnata da forti incertezze economiche e sociali.
Il consiglio generale, essendo prossimo alla scadenza dopo un mandato di cinque anni ed avendo chiuso l’esercizio, ha contestualmente determinato di dare il via alle procedure per il proprio rinnovo.
Patrimonio. L’attivo patrimoniale della Fondazione ammonta oggi a 172 milioni di euro. Prosegue il percorso di diversificazione del patrimonio, con la riduzione della partecipazione in UniCredit e l’acquisto di nuovi strumenti finanziari. Si riconfermano inoltre gli investimenti in Cassa Depositi e Prestiti, Banca d’Italia, Iren, Banco Bpm e in realtà locali, come ParCo, Studio Alfa, Crpa, Ifoa.
Report. La Fondazione Manodori ha redatto il bilancio d’esercizio tenendo conto delle linee guida dell’International Reporting Committee ed altri parametri nazionale ed internazionali, nonché degli orientamenti espressi dalla Carta delle Fondazioni emanata dall’Acri. Il bilancio d’esercizio è parte di un report integrato che illustra tutta l’attività della Fondazione a favore del territorio reggiano e il dialogo costante con gli interlocutori istituzionali e con la comunità. Il report integrato valuta, in particolare, l’impatto sociale prodotto direttamente e indirettamente dall’attività della Fondazione Manodori e si configura come uno strumento innovativo di trasparenza e monitoraggio dei risultati.
Erogazioni. L’organizzazione e la gestione della Fondazione Manodori ha permesso di continuare ad erogare risorse al territorio, senza dover attingere al fondo per le erogazioni.
In linea con gli obiettivi stabiliti, sono state quindi confermate le erogazioni per un totale di oltre 3 milioni di euro, assicurando il sostegno a numerose realtà che operano nel welfare, nella scuola, nella sanità, nella cultura. In questi ultimi anni, la Fondazione Manodori ha pianificato gli interventi dopo un ampio confronto con il territorio per individuare le esigenze prioritarie. Eroga contributi, realizza progetti propri e propone bandi, come WelCom, che hanno segnato una svolta verso un ruolo propositivo dell’ente e si sono rivelati uno stimolo per tante realtà in prima linea per il benessere del nostro tessuto sociale. Ha inoltre aderito ad iniziative per la solidarietà sociale, come il Fondo per la povertà educativa, promossi a livello nazionale, che hanno comunque effetti e conseguenze anche sul nostro territorio.
Beni Immobili. La Fondazione Manodori è proprietaria di alcuni beni immobili, confluiti nel patrimonio a seguito delle trasformazioni dell’ente e di acquisti per mantenere palazzi di grande valore storico e culturale a disposizione delle comunità reggiana.
Nel 2018, è stato inaugurato uno studentato a Palazzo Ex Ancelle a disposizione di studenti, docenti, operatori professionali, nell’ottica di sostenere il sistema formativo locale e contribuire a riqualificare e valorizzare zone del centro storico di Reggio Emilia.
L’attiguo complesso rinascimentale della Manodori, Palazzo da Mosto, ha continuato ad essere sede espositiva e luogo di cultura e di incontro per iniziative di ampio interesse, comprese proposte didattiche per bambini e ragazzi, che hanno coinvolto un grande numero di visitatori.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]