In linea con quanto previsto nel “Patto di famiglia” disposto sul finire degli anni ’90, Fabio Storchi lascia la presidenza di Comer Industries al nipote Matteo Storchi che ha maturato un’ampia e diversificata esperienza aziendale fino a raggiungere l’attuale posizione di amministratore delegato.
Comer Industries -1380 addetti, sedi in tutto il mondo e un fatturato consolidato superiore a 350 milioni di euro – è leader nella progettazione e produzione di sistemi avanzati di ingegneria e soluzioni di meccatronica per la trasmissione di potenza.
Fondata nel 1970 dai fratelli Fabio, Fabrizio e Oscar, la storia di Comer Industries è indissolubilmente legata alla famiglia Storchi la cui cifra distintiva è costituita da una naturale propensione all’intraprendenza e all’innovazione.
Un modo di intendere l’impresa che in alcuni decenni ha fatto del gruppo di Reggiolo una vera e propria multinazionale tascabile.
Un percorso in continuo divenire che ha consentito all’azienda di passare dalla dimensione artigianale a quella industriale declinata su scala globale con l’85% della produzione destinata all’export.
Usa, Cina, Francia, Germania, Inghilterra, India e Brasile sono i mercati strategici nei quali Comer Industries è oggi presente con consociate commerciali e impianti di produzione.
Sotto la guida di Fabio e Fabrizio Storchi, l’azienda ha affrontato e superato sempre nuove e significative tappe fondamentali: dall’avvio della gestione manageriale nei primi anni ’90 alle innovazioni di processo, dalla pionieristica attenzione nei confronti della meccatronica all’adozione delle più avanzate filosofie organizzative, come il lean thinking, il six sigma e il WCM, dal co-engineering con i clienti alla responsabilità sociale, alla trasparente informazione sulle performance aziendali.
Nel corso degli anni Comer Industries ha adottato un modello organizzativo e operativo capace di coniugare l’innovazione e la digitalizzazione dei processi con una sempre maggior attenzione alle risorse umane. “La persona al centro”, infatti, è lo slogan che ben sintetizza la realtà aziendale costruita insieme a uno straordinario team di collaboratori.
Alla passione per l’impresa, l’innovazione e le relazioni industriali, Fabio Storchi ha accompagnato un grande impegno associativo che lo ha portato, nel corso del tempo, ad occupare diverse posizioni apicali nel sistema Confindustria.
Nel 2013 è stato chiamato alla guida di Federmeccanica, la Federazione sindacale dell’industria metalmeccanica nazionale. Nel novembre 2016 ha sottoscritto con i tre sindacati nazionali di categoria il contratto collettivo nazionale del lavoro che ha introdotto un profondo rinnovamento sia nelle prassi negoziali che nei contenuti contrattuali.
Un’intesa senza precedenti, definita “patto del cappelletto”, destinata a cambiare i rapporti tra imprenditori e lavoratori passando dalla logica del conflitto a quella della collaborazione e della partecipazione di tutti alla vita aziendale.
Ora per Fabio e Fabrizio Storchi si apre un nuovo capitolo della loro lunga e brillante carriera imprenditoriale.
Lasciata la guida operativa di Comer Industries, di cui restano significativi azionista, è la volta di una nuova sfida che ha come obiettivo la creazione di un’altra multinazionale tascabile: Vimi Fasteners, l’impresa di Novellara (RE), presieduta dal cugino Aimone Storchi, di cui Fabio è amministratore delegato dal 2011.
Con 240 addetti e un fatturato di oltre 40 milioni di euro, Vimi Fasteners è leader nella progettazione e produzione di organi meccanici di fissaggio, destinati ad applicazioni di elevato contenuto ingegneristico nei settori automotive, industriale e aerospaziale.
Partner delle maggiori case automobilistiche mondiali e punto di riferimento nella filiera della Motor Valley emiliana, Vimi – che recentemente ha festeggiato il cinquantesimo anniversario – ha avviato un ambizioso piano di sviluppo. Il primo e più ravvicinato obiettivo è la quotazione in Borsa Italiana, sul mercato AIM, prevista per i prossimi mesi.
Nel commentare i risultati raggiunti e i nuovi impegni Fabio Storchi ha dichiarato di sentire l’esigenza di restituire alle imprese nelle quali è azionista, così come alla propria comunità, una parte della grande esperienza accumulata in una vita da imprenditore. “Ciò che mi riprometto di fare – ha sottolineato Storchi – si può sintetizzare in quattro obiettivi: continuare a creare lavoro e ricchezza, contribuire a un ulteriore rinnovamento delle relazioni industriali, accompagnare il territorio nella rivoluzione digitale che rappresenta il nostro futuro e dedicarmi alla mia grande famiglia, che in tutti questi anni mi ha sempre sostenuto”.
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Grazie don Giuseppe per questo ricordo del suo servizio a Santa Maria degli Angeli e di don Mario, che ha ritratto così bene. Quello che avete […]
Ma i commercianti vorrebbero lavorare tutto l' anno...o no?
ok emilia allora è solo per il salvataggio del natale? non capisco bene cosa mi contesti... ripeto e concludo per non far diventare questi sproloqui […]