Mancano poco meno di due mesi alle elezioni amministrative che il prossimo 26 maggio consegneranno alla città di Reggio il verdetto su chi sarà il sindaco per i prossimi cinque anni, e la campagna elettorale si preannuncia senza esclusione di colpi.
Tra i più attivi per cercare di impedire il secondo mandato del primo cittadino uscente Luca Vecchi c’è senza dubbio Roberto Salati, il candidato sindaco del centrodestra che è tornato ad attaccare l’amministrazione comunale, questa volta sul tema delle nascite: “La popolazione è in aumento, nonostante il tasso di nascite sia sempre in costante calo. Si tratta ovviamente di un dato significativo: se non fosse per l’immigrazione, i dati demografici della nostra provincia sarebbero sconfortanti. Perché le nostre giovani coppie non riescono a mettere su famiglia?”.
Il problema, ha spiegato Salati, “è profondo e complesso, tocca più temi, ma è chiaro che qualcosa di concreto possiamo farlo. Superando la facile demagogia, è per me più che ovvio che il modo migliore per aiutare le coppie a mettere al mondo più figli è aiutarli offrendo loro servizi migliori a prezzi più accessibili. Ci sono servizi che sono fondamentali, quindi le giovani coppie non possono scegliere se averli o se farne a meno”.
“Uno dei miei obiettivi – ha aggiunto il candidato del centrodestra – sarà sicuramente quello di trovare i fondi necessari per rendere quello dell’asilo nido un servizio alla portata di tutti, sostenendo le giovani coppie. Come? Partendo da un’analisi e da una revisione completa di tutte le spese del Comune finalizzata all’eliminazione degli sprechi, che abbiamo visto chiaramente esserci. Prediamo i soldi spesi male e indirizziamoli dove servono con urgenza, senza perdere tempo”.
“A differenza di chi si occupa di politica da decenni, per professione, io non ho perso il contatto con i lavoratori, con la gente comune”, ha rivendicato Salati: “Conosco artigiani, operai che lavorano con me, vedo le difficoltà dei più giovani, alle prese con tante spese. Il nostro impegno va dedicato a loro. Per questo penso che un Comune virtuoso debba tenere in conto le loro esigenze e aiutarli il più possibile, non bastano le rotonde per aiutare una comunità, serve molto di più”.
Poi l’affondo: “Abbiamo dedicato troppa attenzione agli altri dimenticandoci della nostra gente. Ora dobbiamo fare delle scelte e darci delle priorità: la famiglia, le giovani coppie e i servizi a loro dedicati vanno rafforzati e migliorati. Più che nella la città delle persone sembra di vivere nella città degli immigrati”.
A te, o ripudiato metalmeccanico, SEMBRA di vivere nella città dei baluba perchè hai un’approssimativa percezione della realtà; se non avessi sciupato i tuoi anni migliori in officina ti accorgeresti che E’ la città degli immigrati: in primis dei tuoi amatissimi e riconoscenti fratelli calabronici.