Nelle prime ore del mattino di giovedì 21 marzo i carabinieri della compagnia di Carpi hanno arrestato cinque persone – tutte residenti nella cittadina in provincia di Modena – accusate di aver costituito un’associazione a delinquere finalizzata a commettere diversi reati, tra i quali anche l’ingresso illegale e il trasporto di cittadini stranieri nel territorio dello Stato italiano e nel resto d’Europa.
Nell’ambito della stessa operazione sono state arrestate anche altre due persone (un cittadino italiano e uno turco) per possesso di armi clandestine e cocaina. Per effettuare le catture e le numerose perquisizioni, in esecuzione di un’ordinanza applicativa di misure cautelari nell’ambito di un’indagine della procura di Bologna, sono stati impiegati oltre quaranta carabinieri e gli elicotteri del nucleo carabinieri di Forlì.
I cinque, secondo le indagini, avrebbero chiesto ai migranti il pagamento di somme comprese tra i tremila e i cinquemila euro a persona per il trasporto in Italia, e cifre ancora più alte in caso di mete più lontane come Austria, Germania e Slovenia, che figuravano tra le destinazioni da raggiungere più ambite.
Secondo quanto emerso dalle indagini, la maggior parte dei migranti veniva “agganciata” tramite contatti diretti con alcuni connazionali e veniva poi intercettata prevalentemente intorno al valico greco di Kakavia, per poi essere concentrata spesso in abitazioni adattate a dormitori di fortuna nei pressi del porto turistico di Atene o di Igoumenitsa, a ridosso del confine greco-albanese, nelle notti di vigilia dei viaggi previsti verso le destinazioni europee. I carabinieri hanno inoltre bloccato uno dei viaggi in programma, ormai imminente: il trasporto di circa trenta persone con un peschereccio ormeggiato a Trebisacce, in provincia di Cosenza.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]