Una giornata di alta tensione a Parigi per il 18esima atto della protesta dei gilet gialli: sugli Champs-Élysées gli scontri fra black bloc e polizia sono iniziati già dalle 11 del mattino. Già decine di persone sono state fermate dalla polizia mentre centinaia di manifestanti sono arrivati a Parigi per quello che era stato annunciato come un appuntamento decisivo, battezzato “ultimatum a Macron”.
Gli incidenti hanno coinvolto agenti e un gruppo di gilet gialli e black bloc vicino a place des Ternes. Barricate sono state erette in un’altra zona della città e la gendarmeria ha fatto uso di gas lacrimogeni e idranti. Scontri si sono verificati anche a Place de l’Etoile, dove numerosi black bloc hanno affrontato gli agenti con lanci di ciottoli e pietre. La data di oggi è stata annunciata dai gilet gialli da settimane come una giornata cruciale, nella speranza di favorire un rafforzamento della mobilitazione.
Feriti. Alcuni manifestanti hanno dato fuoco anche alla filiale di una banca. Dall’edificio esce una densa colonna di fumo che non permette ancora ai pompieri di intervenire. I media parlano di “impressionante incendio”. L’ immobile dato alle fiamme in boulevard Roosevelt, è stato evacuato dai vigili del fuoco e dalle forze dell’ordine. “Gli individui che hanno commesso questo atto non sono né dimostranti né casseur: sono assassini”, ha scritto il ministro dell’Interno francese, Christophe Castaner. Nell’incendio 11 persone sono rimaste leggermente ferite. “Due persone sono state salvate dalle fiamme: si tratta di una donna e il suo bambino bloccati al secondo piano”, fanno sapere i pompieri. L’incendio è divampato dai locali della banca, al piano terra dell’immobile. Il quartiere è stato isolato: l’incendio è stato controllato poco dopo le 14. Tra i feriti, vi sono due poliziotti.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]