I tecnici del Comune hanno pianificato, fatto progetti definitivi, appalti e seguito i lavori fino al compimento. I ‘progettisti civici’, quei cittadini che hanno dato tempo, idee e passione civile nei Laboratori di cittadinanza di Qua_Il quartiere bene comune, hanno segnalato (ad esempio: necessità di maggiore sicurezza in un dato tratto, miglior servizio per la scuola della zona, maggiore accessibilità di un’area verde), poi proposto, inventato soluzioni e quelle verificate sul piano tecnico ed economico sono diventate realtà, cioè i lavori sono finiti e i beni utilizzabili, oppure sono in fase di appalto o di progettazione definitiva.
Questo ‘scambio virtuoso’ tra Amministrazione comunale e cittadini ha dato origine a una buona parte di ‘Connessioni sostenibili’, nuove piste o tratti di ciclabili, che completano, integrano, sviluppano la rete ciclabile di Reggio Emilia (219 chilometri di ciclovie portanti e di quartiere, a cui si aggiungono 23 chilometri di greenway), la più estesa in Italia in rapporto al numero di abitanti).
Connessioni sostenibili porta a Reggio Emilia altri 17,5 chilometri di ciclabili, con particolare riguardo alle ‘connessioni’, appunto, tra le frazioni e i quartieri più esterni, tra i quartieri e il resto del tessuto urbano. E così un luogo, che appariva lontano o raggiungibile in maniera non diretta, è diventato vicino… alla frazione che già aveva accanto, con un efficace tratto di ciclabile. Si potrebbe parlare di ‘ciclabili di vicinato’.
Questo schema di gioco è stato apprezzato anche dalla Regione Emilia-Romagna, che ha erogato poco più di 1,3 milioni di euro per la realizzazione di quella parte del pacchetto co-progettato coi cittadini.
Connessioni sostenibili prevede 14 interventi, con una realizzazione suddivisa in tre stralci: uno già realizzato o con lavori in corso (finanziamenti di Comune e Regione pari a 950.000 euro complessivi), un altro appaltato e con inizio lavori previsto in giugno (finanziamento di Comune e Regione per oltre 1 milione di euro), un terzo con progetto definitivo in fase di approvazione e inizio lavori previsto entro il 2019 (valore degli interventi stimato in 2,1 milioni di euro, con risorse di Comune, Regione e Provincia, quest’ultima con fondi propri assegnati al territorio del comune di Reggio).
Il volume di investimenti previsto supera nel complesso, per i tre stralci insieme, i 4 milioni di euro.
Ad oggi la somma investita è di circa 2 milioni di euro.
Si integra così, in maniera significativa e con opere realizzate prevalentemente ‘in sede propria’ (le ciclabili corrono in una sede loro riservata, separata con cordoli e barriere dalle carreggiate dei veicoli), la rete delle ciclabili per garantire percorsi protetti e sicuri a ciclisti, pedoni, cosiddetti utenti deboli della strada, maggiore sicurezza negli spostamenti quotidiani casa-scuola, casa-lavoro, casa-fermata del bus e maggiori e più funzionali connessioni interne alle Ville e collegamenti tra le stesse frazioni e il Centro cittadino. Inoltre, il completamento di alcune delle più importanti piste ciclopedonali della rete comunale.
Da notare che queste nuove piste ciclopedonali sono realizzate, fra l’altro, lungo strade strette, percorse spesso a velocità elevate in territori non omogenei, agricoli-urbanizzati, e lungo strade prive anche di marciapiede.
Con una rete così ‘connessa’, è possibile incrementare la mobilità ciclopedonale lavorativa e scolastica alternativa all’uso dei veicoli a motore; ridurre l’uso di veicoli privati e dell’incidentalità tra ciclisti e veicoli a motore; migliorare l’ambiente con la riduzione delle emissioni; presentare ciclabili riconoscibili, attrattive e di qualità tecnica.
Il piano degli investimenti è stato presentato nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il sindaco di Reggio Emilia Luca vecchi, l’assessore a Infrastrutture del territorio e Beni comuni Mirko Tutino e l’assessore a Partecipazione e Cura dei quartieri Valeria Montanari.
“Con questo pacchetto di investimenti pari a 4 milioni di euro – ha detto il sindaco Luca Vecchi – vengono realizzati 17,5 chilometri di nuove piste ciclabili, per lo più a servizio dei quartieri e delle frazioni, ma anche a integrazione di Ciclovie principali, che consentono di realizzare nuove connessioni funzionali ai tragitti casa-scuola, casa-lavoro e per il tempo libero. Si tratta quindi di opere che incidono in maniera significativa sulla qualità della vita delle persone e che favoriscono l’utilizzo di modalità di spostamento più sostenibili dal punto di vista ambientale, rendendo la bici un mezzo più competitivo e alternativo all’automobile anche in termini di tempi di percorrenza, come è dimostrato per i tragitti fino a 5 chilometri”.
“Il criterio che ha portato all’individuazione di questi 14 interventi – ha detto l’assessore a Infrastrutture del territorio e Beni comuni Mirko Tutino – è stato quello di creare connessioni sostenibili tra tratti di ciclopedonali o ciclovie già esistenti, in modo da consentire il transito di pedoni e ciclisti in tutta sicurezza, soprattutto in corrispondenza di strade molto trafficate e quindi pericolose, nelle frazioni, come lungo via Freddi a San Bartolomeo, via Comparoni a Gavasseto, a San Rigo e Rivalta, ma anche in popolosi e assai frequentati quartieri centrali della città, con la creazione di percorsi dedicati, i sede propria, lungo via Fratelli Cervi, tra via Ferrara e via Hiroshima”.
“Molti degli interventi presentati quest’oggi – ha detto l’assessore alla Partecipazione e Cura dei quartieri Valeria Montanari – sono stati pensati e progettati nell’ambito dei laboratori di cittadinanza del progetto SiamoQUA. Gli esempi sono tanti: penso ad esempio al nuovo tratto di via Freddi, che definisco un bene comune, per la cui realizzazione l’aiuto dei cittadini è stato fondamentale anche nel rapporto con i proprietari frontalieri, o al progetto già finanziato per via Anna Frank, o al nuovo tratto di ciclopedonale in via Beethoven. Tanti casi che hanno visto una cittadinanza protagonista non solo in termini di partecipazione attiva, ma di vera e propria collaborazione civica”.
– Quelli conclusi. E’ conclusa la realizzazione di un tratto di circa 2 chilometri della Ciclovia 7 di via Freddi, che collega la Villa San Bartolomeo all’abitato di Ghiardello. Una pista importante e utile ai residenti di frazioni e caseggiati presenti nella zona, realizzata in sede propri, lungo una strada di collegamento con momenti di traffico anche intensi.
Ultimato anche il tratto di ciclopedonale in via Comparoni (300 metri), da via Ferrer al fontanile dell’Ariolo, nella frazione di Gavasseto: un tratto non lungo, ma prezioso, dato che fra l’altro permette, in particolare ai bambini della scuola, di raggiungere la riserva naturalistica in condizioni adeguate e sicure.
– Quelli in realizzazione. Sono invece in fase di realizzazione i lavori per la costruzione della pista ciclopedonale all’interno della frazione di Codemondo (900 metri), in via Beethoven a Massenzatico (400 metri), da Codemondo al comune di Cavriago (100 metri), tra le frazioni di Canali e Capriolo (1,2 chilometri) e nella frazione di Cadè (50 metri).
– Quelli appaltati. Inizieranno prevedibilmente in giugno i lavori, già appaltati, per la realizzazione di quattro tratti di ciclabile su alcune delle Ciclovie ‘radiali’ principali, per un totale di 4,8 chilometri, che permetteranno di collegare in condizioni di omogeneità di percorso e sicurezza Reggio Emilia alle Ville di Pieve Modolena (2,1 chilometri lungo la Via Emilia) e Gavassa (1,4 chilometri) e la frazione di San Rigo con le frazioni di Coviolo (500 metri) e Rivalta (600 metri).
– Quelli in fase di progettazione definitiva. Sono in progettazione definitiva/esecutiva, e l’inizio lavori è previsto entro il 2019, tre ulteriori tratti di percorsi ciclopedonali per una lunghezza totale di 7,9 chilometri: la ciclopedonale tra Reggio-Due Maestà e le frazioni di Gavasseto e Sabbione a sud-est, adiacente al lato nord di via Anna Frank nel tratto compreso tra via Martiri di Cervarolo (Due Maestà) e via Monsignor Torreggiani (Sabbione) per una lunghezza pari a 5,3 chilometri; la ciclopedonale adiacente al lato est di via Comparoni per collegare la pista di via Anna Frank con il centro della frazione di Gavasseto (400 metri); la ciclopedonale tra la frazione di Bagno e il confine comunale con Arceto, adiacente al lato ovest di via Lasagni, nel tratto compreso tra via Cigarini e via Galuppi, per una lunghezza di 2,2 chilometri.
San Bartolomeo & Ghiardello, via Freddi.
Una mobilità sostenibile più sicura, al riparo dal traffico della strada provinciale: grazie alla realizzazione del tratto di 1,9 chilometri di ciclopedonale in via Freddi, da via Polonia a via del Casinazzo, tra le ville di San Bartolomeo e quella di Ghiardello, ciclisti e pedoni potranno spostarsi in condizioni di sicurezza, utilizzando uno spazio a loro dedicato e realizzato in sede propria. La realizzazione di questo tratto di ciclopedonale agevola gli spostamenti da e per i luoghi di interesse pubblico e della quotidianità, e mette fine ad un ‘isolamento infrastrutturale’ ciclabile e pedonale, lungo una delle strade maggiormente trafficate della provincia. Il tracciato, realizzato in adiacenza al lato est della strada provinciale, è stato realizzato in sede propria in doppio senso di marcia, con una larghezza media di 1,8 metri. La pista ciclabile è leggermente rialzata rispetto al livello della strada, da cui è separata da un cordonato stradale in calcestruzzo.
Gavasseto & Sabbione, via Comparoni.
L’intervento di via Comparoni, della lunghezza di 300 metri, integra il quadrante ciclabile delle frazioni di Gavasseto e Sabbione che ha già visto il finanziamento (da parte di Comune di Reggio Emilia, Regione Emilia Romagna e Provincia) e la progettazione preliminare di tutta la ciclopedonale di via Anna Frank da Sabbione a Due Maestà. L’intervento, cofinanziato grazie al contributo straordinario (353.000 euro) della ditta Pa spa nell’ambito dell’ampliamento dello stabilimento, permette di collegare via Ferrer e quindi il centro urbano di Gavasseto e il vialetto di accesso dell’area naturalistica del fontanile Ariolo, che sarà così collegata in maniera sicura e protetta anche rispetto alla vicina scuola primaria. Il tratto di ciclabile, realizzato a est di via Comparoni, è rialzato rispetto alla carreggiata e delimitato da un cordolo.
Codemondo & Cavriago, via Teggi e via Repubblica.
È invece in via di completamento il tratto di pedonale che corre nella frazione di Codemondo, in via Teggi, da via Cavicchioni a via Pigoni e da via Cucchi a via del Quaresimo (900 metri), nell’ambito della Ciclovia 7.
Il nuovo tratto ciclopedonale, che insiste su aree pubbliche già destinate a opere di servizio, consentirà di collegare l’abitato con il limitrofo comune di Cavriago e si connetterà con i collegamenti ciclopedonali intersecando la zona dell’abitato di Codemondo, il parco, la chiesa parrocchiale, le strutture scolastiche, il centro sociale e il direzionale sede principale delle attività commerciali. L’intero tracciato si sviluppa in sede propria e in corsia riservata, con una larghezza media di 2,75 metri.
Un ulteriore tratto di pista ciclopedonale, della lunghezza di 100 metri circa, sarà realizzata sempre a Codemondo, per il collegamento con il comune limitrofo: tale percorso permetterà di ovviare all’ultima connessione mancante di collegamento tra l’intersezione stradale esistente a rotatoria in via Teggi e il percorso ciclopedonale esistente in via della Repubblica, nel territorio di Cavriago.
Massenzatico & Scuola Beata Teresa di Calcutta, via Beethoven.
Lavori in corso anche a Massenzatico, in via Beethoven, nel tratto tra la scuola primaria Beata Teresa di Calcutta e via Sidoli (400 metri), dove non esiste un collegamento protetto, nell’ambito della Ciclovia 12. La caratteristica principale del progetto nasce infatti dalla necessità di realizzare una pista ciclabile a prosieguo di quella esistente realizzata sino alla scuola elementare, la cui funzionalità è già stata sperimentata: proprio per questo è prevista la realizzazione di un percorso ciclopedonale protetto, in sede propria, delimitato da aiuola stradale di contenimento.
Canali & Capriolo, via Tassoni.
Sarà lungo 1,2 chilometri il tratto di ciclopedonale in fase di realizzazione tra Canali e la frazione di Capriolo, nel comune di Albinea, in via Tassoni, da via san Marco a via Rivaltella (Ciclovia 4), che permetterà di collegare due aree a vocazione prevalentemente residenziale, inserite in un contesto naturalistico-ambientale di valore, offrendo un’alternativa sicura e protetta all’uso dell’automobile per gli spostamenti tra i due abitati. La pista ciclopedonale, della larghezza costante di 2,5 metri, sarà realizzata in sede propria complanare alla strada, adeguatamente separata e protetta mediante aiuola stradale rialzata in modo da eliminare eventuali situazioni di conflitto tra pedoni e ciclisti e automobilisti.
Via Nagy & via Quercioli, a Cadè.
Con gli ultimi 50 metri, si realizza a Cadè l’ultimo e atteso tratto di ciclopedonale, per il collegamento tra via Nagy e via Quercioli: pur trattandosi di un segmento circoscritto, si tratta di un’opera dalla forte valenza locale, perché consente di creare un percorso ciclopedonale di attraversamento unico, rettilineo e sicuro, dell’area verde che separa le due vie, alternativo alla strada statale, per raggiungere le principali attività, i servizi e i luoghi di incontro della frazione.
In tutti casi, i lavori di realizzazione dei tratti di ciclopedonale sono stati l’occasione per realizzare alcune opere di completamento necessarie a rendere più funzionale l’intervento, come: realizzazione del nuovo impianto di illuminazione pubblica, in particolare in corrispondenza con le aree di attraversamento; riduzione al minimo necessario o raccordo di tutti i dislivelli in modo da renderli facilmente superabili da pedoni, persone con disabilità e carrozzine; opere idrauliche per lo smaltimento delle acque meteroriche (nuove caditoie in corrispondenza delle intersezioni rialzate e adattamento di quelle esistenti); segnaletica orizzontale e verticale; sistemazione dei sottoservizi e del reticolo fognario esistente.
Avranno inizio prevedibilmente entro l’estate i lavori per la realizzazione di quattro tratti di pista ciclopedonale che collegheranno Reggio Emilia con le Ville di Pieve Modolena e Gavassa; e le ville di San Rigo con Coviolo e San Rigo con Rivalta. Le opere, per una lunghezza di 4,8 chilometri, andranno a integrare o completare piste ciclopedonali già esistenti.
Via Fratelli Cervi, più Ciclovia 1.
Un primo tratto di 2,1 chilometri correrà a collegamento del centro di Reggio Emilia con la frazione di Pieve Modolena, nel tratto di via Fratelli Cervi compreso tra via Ferrari e via Hiroshima, a completamento della Ciclovia 1 che attraversa l’intero territorio comunale seguendo il tracciato della Via Emilia. Si andrà così a sanare una situazione che oggi vede il percorso ciclabile su carreggiata stradale in promiscuo con i veicoli a motore.
Saranno realizzati infatti due ciclopedonali, uno per ciascun lato della carreggiata, che permetteranno il transito di ciclisti e pedoni in sicurezza in un tratto che oggi prevede una elevata incidentalità tra veicoli a motore e ciclisti e pedoni. La realizzazione della pista ciclopedonale su sede propria permetterà inoltre di favorire l’intermodalità ferro/bici/bici-pedone in quanto la pista si trova a pochi metri dalla stazione della fermata ferroviaria ‘Reggio all’Angelo’ della linea Reggio Emilia-Ciano; la pista ciclopedonale consentirà inoltre il collegamento in sicurezza con il parcheggio scambiatore del Volo. Il progetto, oltre a migliorare la viabilità ciclopedonale della zona, consentirà così di riordinare l’asse viario, marcando in maniera più chiara le aree destinate alla viabilità che saranno integralmente in sede propria e inserendo delle aiuole alberate nei tratti che non devono necessariamente servire da passi carrai.
Reggio, San Rigo, Coviolo e Rivalta.
Sarà lungo 500 metri il tratto che invece collegherà le frazioni di San Rigo e Coviolo, nel tratto di via Ruozzi compreso tra via San Rigo estremità nord e via Fratelli Rosselli, a collegamento parziale della Ciclovia 6. Con la costruzione di un breve tratto saranno così connessi due tratti della Ciclovia 6 che al momento sono pericolosamente disgiunti, poiché provenendo da San Rigo sarà possibile arrivare protetti fino a via Fratelli Rosselli, che è una strada poco trafficata, e da lì raggiungere villa Levi, dalla quale su altra ciclabile strutturata è già possibile raggiungere il centro città. L’opera consentirà anche il transito sicuro dei pedoni in un tratto di strada dove oggi non sono presenti marciapiedi, e ai ciclisti di evitare di percorrere via Ruozzi, strada stretta e pericolosa, percorsa dalle auto a forte velocità.
San Rigo sarà collegata anche a Villa Rivalta grazie a un ulteriore tratto di ciclopedonale della lunghezza di 600 metri, nel tratto di via Ghiarda compreso tra l’estremità sud di via San Rigo e via Don Rombaldi, a collegamento delle Ciclovie 5 e 6. Sarà così creato un collegamento tra le due frazioni ad oggi disgiunte, utile sia ai pedoni che a i ciclisti visto che in quel tratto non esistono marciapiedi, permettendo di arrivare protetti fino a Rivalta e raggiungere servizi e realtà in essa presenti, come la parrocchia, le scuole elementari e medie, la palestra, il cinema e il cimitero.
Reggio & Gavassa, lungo via Vertoiba.
Infine verrà realizzato un nuovo tratto di ciclopedonale che collegherà il centro di Reggio Emilia con la frazione di Gavassa, in via Vertoiba, da via Caduti delle Reggiane a via Don Messori, per una lunghezza di 1,4 chilometri, a completamento parziale della Ciclovia 12 e alla sua semplificazione e razionalizzazione nel tratto più importante, in una zona per altro oggi priva di marciapiedi.
Opere già oggetto di progetto definitivo, per le quali dovranno essere indette gare d’appalto e il cui inizio lavori è previsto nei prossimi mesi, sono:
Pista ciclopedonale tra Reggio-Due Maestà e le frazioni di Gavasseto e Sabbione a sud-est, adiacente al lato nord di via Anna Frank. A Due Maestà la nuova pista che si collegherà con la rete ciclopedonale esistente, permettendo il collegamento con il centro città e con la frazione di Fogliano. All’estremità est invece la nuova pista si collegherà con alcuni itinerari ciclopedonali esistenti su piccole strade di campagna che permetteranno il collegamento con il limitrofo abitato Arceto e con l’altro tratto di pista in progetto in via Lasagni;
Pista ciclopedonale adiacente al lato est di via Comparoni. Al Fontanile dell’Ariolo, o meglio allo stradello di collegamento con il Fontanile, la nuova pista si collegherà con la rete ciclopedonale esistente che permette il collegamento con il centro della frazione di Gavasseto, quindi questo breve tratto di pista permetterà di collegare Gavasseto sia con Sabbione a est che con il centro della città a ovest;
Pista ciclopedonale tra la frazione di Bagno e il confine comunale con Arceto, adiacente al lato ovest di via Lasagni. A Bagno la nuova pista si collegherà con la rete ciclopedonale esistente che permette il collegamento con la Via Emilia e da qui al centro città e con il comune limitrofo di Rubiera. All’estremità sud invece la nuova pista si collegherà con alcuni itinerari ciclopedonali esistenti su piccole strade di campagna, che permetteranno il collegamento con il limitrofo paese di Arceto e con l’altro tratto di pista in progetto in via Anna Frank.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]