Reggio. Coop a Baragalla: “Tagliarono alberi senza autorizzazione, partite le multe?”

bosco baragalla

Nel 2022 l’assessora Carlotta Bonvicini ammise in aula un grave errore: l’attuatore del Ta8 (Immobiliare Nebbiara), che sta lavorando per Coop Alleanza 3.0, aveva abbattuto decine di alberi senza le necessarie autorizzazioni previste dal Regolamento Comunale del Verde. Un’ammissione che conferma quanto da tempo denunciamo: le regole sono state ignorate e il Bosco di Baragalla è stato distrutto.

Secondo quanto dichiarato dall’assessora nel 2022 in consiglio comunale, molte delle piante abbattute avevano un diametro superiore ai 25 centimetri e avrebbero quindi richiesto un’autorizzazione specifica, mai richiesta o ottenuta. Nonostante le segnalazioni, il risultato è stato devastante: il 70% del bosco è stato abbattuto.
A distanza di due anni, i consiglieri comunali Fabrizio Aguzzoli e Dario De Lucia tornano sulla vicenda depositanto un accesso agli atti per conoscere quali verbali siano stati redatti e quali sanzioni siano state applicate nei confronti dell’attuatore del piano urbanistico Ta8, che opera per Coop Alleanza 3.0.

È fondamentale sapere se sono stati emessi provvedimenti adeguati e se è stata inflitta una multa proporzionata alla gravità del danno arrecato.
“Non possiamo permettere che interventi così invasivi sul nostro territorio passino inosservati o restino impuniti,” dichiarano i consiglieri. “Il Bosco di Baragalla rappresentava un patrimonio ambientale per la città, e il suo abbattimento è un atto di grave negligenza nei confronti della tutela del verde pubblico.”

Tra gli sviluppi positivi delle battaglie portate avanti in questi mesi, segnaliamo l’impegno dell’assessorato ad aggiornare il Regolamento del Verde per includere la tutela dei “boschetti urbani” e una maggiore attenzione verso le altre aree boschive ancora presenti nella zona.
È ora indispensabile che la cittadinanza venga informata sulle azioni intraprese dall’amministrazione per garantire il rispetto delle regole e la tutela del nostro patrimonio ambientale. Invitiamo l’assessora Bonvicini e il sindaco Massari a fornire risposte chiare e concrete sulla gestione di questa vicenda.



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