Sfidando il freddo gelido, i lavoratori della Smeg di Guastalla hanno incrociato le braccia il 17 dicembre scorso, concludendo con un corteo fuori l’azienda il tour di scioperi spezzettati che hanno interessato pressoché tutte le principali aziende metalmeccaniche reggiane.
Smeg conta in tutto il mondo 19 filiali ed oltre 2000 lavoratori e lavoratrici. Azienda storica del territorio di Guastalla, tra le più grandi del territorio, multinazionale conosciuta in tutto il mondo.
Nella stessa giornata è stato sciopero anche in un altro colosso metalmeccanico, l’Argo Tractors, industria con quattro stabilimenti nella provincia reggiana e ben 1600 dipendenti.
L’onda di scioperi ripetuti nelle ultime settimane, partecipati ed incisivi, continuerà anche nel mese di gennaio per raggiungere gli obiettivi della piattaforma sostenuta dai lavoratori.
La fortissima partecipazione agli scioperi proclamati da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm è stata un’indicazione chiara per riaprire la trattativa sul rinnovo del contratto Federmeccanica, che si è interrotta il 12 novembre scorso. Con questi scioperi si vuole gridare forte che non è accettabile che Federmeccanica non solo non accetti le proposte che tutti i lavoratori e le lavoratrici hanno approvato con il loro voto nelle assemblee ma addirittura, per la prima volta, che si presenti con una controproposta che non risponde alle richieste e, anzi, peggiora le condizioni economiche e normative, sulla sicurezza, sul futuro dei lavoratori.
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