Gattatico. Perseguita l’ex fidanzata: divieto di avvicinamento e braccialetto a 24enne

carabinieri_gattatico

Non ha accettato la fine della relazione con la sua ex fidanzata, e da quel momento, dal mese di marzo scorso, ha iniziato a manifestare un atteggiamento ossessivo e assillante nei confronti di lei, con condotte persecutorie e interferendo nella sua vita, tanto da provocarle un continuo stato di ansia e stress.

Vessazioni quelle compiute dal giovane nei confronti dell’ex compagna, a seguito delle quali, al termine delle indagini, i carabinieri della stazione di Gattatico, a cui la ragazza nel corso di una deposizione ha raccontato i fatti, hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia un 24enne, abitante in un comune della Val d’Enza per il reato di atti persecutori.

La Procura della Repubblica preso il tribunale di Reggio Emilia, condividendo le risultanze investigative dei carabinieri, ha richiesto e ottenuto dal gip l’applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima, prescrivendo al 24enne di non avvicinarsi all’abitazione della donna e ai luoghi da lei frequentati, mantenendo una distanza di 1000 metri e di non comunicare con qualsiasi mezzo e in qualsiasi modo con lei, e infine disponendo l’applicazione del braccialetto elettronico.

Dalle risultanze investigative era emerso come l’uomo dal mese di marzo scorso, quando la vittima ha deciso di interrompere definitivamente la relazione, avesse iniziato a tempestarla di chiamate sul telefono cellulare, ma anche di messaggi tramite Whatsapp e tramite i social network Instagram, Messenger, TikTok e via email.

La condotta assillante e ossessiva del giovane ha portato la vittima a bloccarlo su qualsiasi piattaforma, ma lui, nell’impossibilità di mettersi in contatto, le ha fatto recapitare due lettere via posta ordinaria e una terza lettera sul parabrezza dell’autovettura, nelle quali chiedeva insistentemente di parlare con lei. Inoltre l’ha avvicinata in un supermercato, presentandosi anche più volte sotto casa sua. Nonostante due lettere di diffida dell’avvocato della donna, il 24enne non ha desistito, continuando a inviarle email, persistendo nelle chiamate e nell’invio di messaggi, anche sui social, avvalendosi di numerosi profili Instagram falsi, ma a lui riconducibili, sempre insistendo nella richiesta di poter avere un ultimo incontro.



Non ci sono commenti

Partecipa anche tu