Quasi 3,6 milioni di cittadini emiliano-romagnoli, domenica 17 e lunedì 18 novembre, sono chiamati alle urne per eleggere il o la presidente della Regione e i componenti dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna.
I seggi resteranno aperti domenica 17 dalle ore 7 alle 23 e lunedì 18 dalle ore 7 alle 15.
Dopo la chiusura delle operazioni di voto inizierà lo scrutinio che si potrà seguire in diretta, con accesso dal portale della Regione.
Online, in vista di questo appuntamento elettorale un apposito sito con tutte le informazioni utili al voto, realizzato in collaborazione tra Giunta e Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.
Sul portale è possibile trovare l’elenco delle candidate e dei candidati alla presidenza della Regione nonché le liste complete, per ciascuna delle nove circoscrizioni (che corrispondono alle province) dei candidati consiglieri all’Assemblea legislativa.
Online anche un pannello interattivo con cui è possibile visualizzare i dati sui candidati consiglieri filtrando per circoscrizione, lista, genere, età e luogo di nascita. Pubblicati sul sito i fac-simile delle schede (per ciascuna circoscrizione) e i manifesti elettorali.
Disponibile nel sito anche un video con tutte le informazioni sulla tornata elettorale. Della durata di due minuti e 45 secondi, elenca i dettagli del voto e le modalità possibili attraverso le quali esprimere la propria preferenza. Realizzato dall’Agenzia di Informazione e Comunicazione della Giunta è disponibile anche sul canale YouTube della Regione e su tutti i profili social: Instagram, X, Facebook e Linkedin.
I numeri del voto
> Elettori, sezioni e affluenze precedenti
– 3,6 milioni gli elettori
Secondo la rilevazione del Ministero dell’Interno a 15 giorni dal voto, gli elettori sono complessivamente 3.576.412, di cui 1.829.383 donne e 1.747.029 uomini.
1,3 milioni (37%) gli elettori nei capoluoghi di provincia.
– 4.529 le sezioni elettorali (di cui 40 quelle ospedaliere) nei 330 comuni dell’Emilia-Romagna (erano 328 nel 2020).
– 2 giorni di voto, mentre quattro anni fa, il 26 gennaio 2020, si votò in una sola giornata.
– 12/esima elezione regionale dal 1970
– 67,67% l’affluenza nel 2020
Nella precedente tornata andarono al voto 2.373.974 elettori (la seconda più bassa nelle 11 precedenti consultazioni a partire dal 1970). Il 70,98% a Bologna, il 65,59% a Ferrara, il 67,54% a Forlì-Cesena, il 69,11% a Modena, il 64,07% a Parma, il 62,91% a Piacenza, il 69,71 a Ravenna, il 67,97% a Reggio Emilia e 63,54% a Rimini.
Nel 2014 al voto il 37,71% degli aventi diritto (1.304.841 elettori).
> Candidati presidente e liste che li sostengono
– 4 candidati presidente
Nell’ordine di come compaiono sulla scheda elettorale (di colore verde) e sui manifesti, i candidati alla carica di presidente della Giunta regionale sono: Michele de Pascale, nato a Cesena il 20 gennaio 1985; Elena Ugolini nata a Rimini il 9 giugno del 1959; Luca Teodori nato a Baden (Svizzera) il 10 novembre 1968; Federico Serra nato a Trento il 18 maggio del 1991.
– 11 simboli di lista
Sono 5 le liste a sostegno di de Pascale, 4 a sostegno di Ugolini e una per Serra e Teodori (non è presente la lista nelle circoscrizioni di Piacenza e Ravenna dove però è possibile votare il candidato presidente comunque presente sulla scheda elettorale).
> Candidati consiglieri
– 50 posti nell’Assemblea legislativa
Di questi, due seggi sono riservati al presidente eletto e al candidato presidente secondo classificato.
– 547 candidati consiglieri
Gli aspiranti consiglieri (in calo, nel 2020 furono 739) corrispondono esattamente a 531 persone per effetto delle pluricandidature: 15 candidati si sono presentati in più circoscrizioni (14 in due circoscrizioni, 1 in tre).
51% dei candidati sono uomini, 281 uomini mentre le donne candidate sono 266.
50,6 anni l’età media dei candidati, in crescita rispetto a quattro anni fa quand’era di 46,9 anni.
Il candidato più giovane è una diciannovenne e quello più anziano ha 77 anni.
– 6 candidati su 10 sono ‘locali’
Oltre sei candidati su dieci (347, il 63%, 181 maschi e 166 femmine) sono nati nella stessa circoscrizione in cui si presentano; il 13% in un’altra circoscrizione (provincia) dell’Emilia-Romagna. Il 21% proviene da un’altra regione d’Italia (114, di cui 59 maschi e 55 femmine), mentre solo il 3% di essi è nato all’estero.
– 52% dei candidati alla prima esperienza
Oltre la metà dei candidati non ha avuto nessun precedente incarico istituzionale o amministrativo. Tra gli uscenti di Giunta e Consiglio si ricandidano 5 assessori e 23 consiglieri. Invece 5 candidati sono stati consiglieri in passate legislature. E poi c’è un deputato, 6 ex parlamentari nazionali o europei (1,3%). Oltre un terzo (il 34,5%) sono stati o sono amministratori locali (il 5,6%, tra sindaci in carica o ex primi cittadini).
> Come si vota
Per esercitare il proprio diritto di voto, previsto dall’art. 48 della Costituzione, le elettrici e gli elettori devono presentarsi al seggio con un documento di identità valido e la tessera elettorale.
Per quanto attiene la modalità di voto, è possibile:
votare solo per una candidata o candidato alla carica di presidente della Giunta regionale tracciando un segno sul relativo rettangolo;
votare una candidata o candidato alla carica di presidente della Giunta regionale, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una delle liste collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste;
votare disgiuntamente per una candidata o candidato alla carica di presidente della Giunta regionale, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una delle altre liste non collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste;
votare a favore solo di una lista tracciando un segno sul contrassegno.
Si possono esprimere, nelle apposite righe della scheda, uno o due voti di preferenza per una candidata o candidato a consigliere regionale, scrivendo il cognome (o il cognome e nome) della candidata/o di due candidati compresi nella stessa lista.
Nel caso di espressione di due preferenze, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza.
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