Giovedì 31 ottobre la Flc Cgil ha proclamato sciopero nazionale per l’intera giornata di tutto il personale di scuola, università, ricerca e alta formazione artistica e musicale.
Una mobilitazione indetta per difendere la scuola della Costituzione; per rivendicare una nuova politica sociale, contrattuale ed economica, maggiori investimenti per la scuola statale e per tutti i settori della conoscenza che la legge di Stabilità, al netto di proclami e propaganda, invece taglia e riduce.
“Come più volte denunciato, la condizione problematica del lavoro pubblico è fortemente aggravata dalle scelte di questo Governo, sia sul piano delle politiche generali sia sul piano contrattuale” – si legge nella nota della Flc provinciale.
Le ragioni dello sciopero riguardano il rinnovo del CCNL con risorse adeguate a mantenere il potere d’acquisto delle retribuzioni rispetto all’inflazione; la salvaguardia della dimensione nazionale del CCNL contro ogni ipotesi di regionalizzazione del sistema di istruzione e della ricerca; la riconduzione al CCNL di tutte le materie di natura contrattuale, dall’utilizzo delle risorse economiche all’ordinamento professionale, ai percorsi di valorizzazione.
Ma anche un piano di assunzione e la stabilizzazione del precariato nei settori della conoscenza e contro l’abuso di contratti e rapporti di lavoro a termine. E ancora contro il definanziamento dei settori della conoscenza e i tagli annunciati nella prossima legge di bilancio.
“Gli interventi di riforma stanno peggiorando il sistema di istruzione e formazione e rischiano
di precarizzare ulteriormente e privatizzare i settori della conoscenza – prosegue la nota del sindacato – per questo invitiamo alla partecipazione: per una scuola che tenda ad esser quella della nostra Carta costituzionale”.
Nel corso della mattinata del 31 ottobre, in occasione dello sciopero, sono state programmate
manifestazioni e presidi territoriali in tutt’Italia: a Reggio Emilia si terrà un presidio a partire dalle ore 7:30 davanti al Polo scolastico di via Makallé mentre dalle ore 9:00 ci si sposterà in sit in davanti la Prefettura di Corso Garibaldi.
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