Lentigione, Pd: nessun ristoro per i danni causati dall’esondazione dell’Enza nel 2017

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Nessun ristoro per i lentigionesi che subirono l’esondazione dell’Enza nel dicembre del 2017. A dire no alla richiesta, avanzata dal consigliere regionale Pd Andrea Costa con un apposito emendamento al Decreto Ristori varato per l’Emilia-Romagna, è stata la maggioranza di centrodestra al governo del Paese. La proposta di rimborsi era stata costruita nel corso dell’estate grazie alla collaborazione del sindaco di Brescello, Carlo Fiumicino, e del referente del Comitato degli alluvionati, Edmondo Spaggiari.
“Ci siamo mossi per tempo, quando ancora il Decreto per la Romagna era depositato in Commissione Ambiente al Senato – spiega Costa -. Grazie al lavoro di censimento dei danni fatto nel 2017 siamo stati in grado di allegare alla nostra richiesta anche le certificazioni puntuali dei beni alluvionati, e stimare in 1,446milioni di euro la cifra necessaria al parziale ristoro dei danni patiti dai lentigionesi. Credo che un lavoro così puntuale, e la relativa modestia della cifra, meritassero l’accoglimento della maggioranza di governo”. E invece l’emendamento è stato rigettato in Commissione, e poi su insistenza dello stesso Costa e grazie alla disponibilità del senatore Pd Michele Fina, ripresentato durante la discussione parlamentare. “Nemmeno in aula c’è stato accoglimento, mentre cifre ben più importanti venivano destinate ad altre cause: tutte meritevoli per carità, ma credo che a distanza di quasi sette anni a Lentigione i cittadini meritino una risposta migliore da parte dello Stato”. Battaglia finita dunque? “Assolutamente no – spiega Costa -. Ho già parlato con la deputata reggiana Ilenia Malavasi che presenterà la stessa richiesta di rimborso durante la discussione sulla manovra finanziaria che il governo ha appena avviato. Ovviamente sistemeremo il testo per agganciarci ad un nuovo strumento legislativo, ma non siam certo disposti a rivedere al ribasso la stima dei rimborsi. Credo sia innanzitutto una questione di equità: prima del Decreto Romagna non esisteva lo strumento normativo per risarcire i beni mobili persi con un’alluvione, ora quel precedente c’è e non si capisce perché eventi della stessa natura debbano essere trattati diversamente dallo Stato. Il mio è un appello alle forze del centrodestra: qui non si tratta di mettere bandierine o dirsi vincitori di una battaglia politica, se i rimborsi arriveranno i meriti andranno condivisi, l’importante è che arrivino” .
“Con profondo rammarico la comunità di Lentigione prende atto delle scelte del Governo Meloni – commenta il sindaco di Brescello, Carlo Fiumicino -. Due pesi e due misure impediscono ai lentigionesi di vedersi riconosciuto il proprio diritto risarcitorio, a seguito dell’alluvione del 20217. Ringrazio infinitamente il consigliere regionale Costa per il lavoro svolto. Mi auguro che la nuova Legge Finanziaria possa prevedere risorse per gli alluvionati del nostro Comune, e garantisco che l’amministrazione comunale di
Brescello insieme al Comitato Alluvionati di Lentigione continuerà a seguire l’iter processuale per garantire giustizia ai nostri cittadini che attendono risposte da 7 anni”. Sulla questione interviene anche il referente del comitato Edmondo Spaggiari: “Purtroppo ci aspettavamo una risposta del genere, ma quello che fa più rabbia è la mancata volontà di riconoscere a cittadini onesti e leali nei confronti dello Stato il giusto ristoro dopo la disgrazia subita. Noi non molliamo e appoggeremo tutte le iniziative, come quella di Costa, da qualsiasi parte arrivino. Serve un cambio di pensiero delle istituzioni per giusti risarcimenti e per la sicurezza di tutti i territori”.



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