Espulso l’imam di Bologna: chiedeva di sostenere Hamas

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Il pachistano Zulfiqar Khan, imam della moschea di via Jacopo di Paolo a Bologna, è stato portato in Questura per essere espulso.

A darne notizia è un comunicato dove il suo difensore Francesco Murru parla del “ritorno ad uno stato di polizia e al perseguimento dei reati di opinione”.

Il ministro dell’Interno ha firmato un decreto di allontanamento dal territorio nazionale per motivi di sicurezza dello Stato: si segnala che Zulfiqar ha manifestato una visione integralista del concetto di jihad e, tra l’altro, esaltato il martirio e l’operato dei mujahidin nel conflitto israeliano-palestinese, rivendicando il sostegno ad Hamas.

Soddisfazione della Lega. “Un plauso al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per l’operazione condotta. L’espulsione è stata una misura necessaria per garantire la sicurezza nazionale. Siamo di fronte a un episodio gravissimo. Il fatto che un leader religioso esprima pubblicamente sostegno ad Hamas, organizzazione considerata terroristica da molti Paesi, non può e non deve passare inosservato”. Così il consigliere regionale della Lega Daniele Marchetti interviene sulla vicenda dell’espulsione dell’imam Zulfiqar Khan, legato alla moschea di via Jacopo di Paolo, allontanato per motivi di sicurezza dello Stato a seguito di dichiarazioni che esaltavano il martirio e l’operato dei mujahidin nel conflitto israelo-palestinese, oltre a rivendicare il sostegno ad Hamas.
“In un contesto così delicato, chiediamo ai rappresentanti della comunità islamica in Italia di esprimere una chiara e ferma condanna rispetto a queste dichiarazioni. Il silenzio, in casi come questo, potrebbe essere interpretato come una mancanza di presa di distanza da posizioni estremiste che non trovano alcun fondamento nella nostra società” ha proseguito il leghista, ribadendo la necessità di un impegno congiunto tra istituzioni e comunità religiose: “Solo attraverso una condanna decisa da parte di tutti, possiamo evitare che simili episodi si ripetano e che il nostro territorio venga utilizzato per promuovere ideologie pericolose”.



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