Neonati morti a Vignale, giovedì Chiara sarà interrogata dal gip

Petrolini New York

Fin dall’inizio della gravidanza Chiara Petrolini aveva in mente di uccidere il proprio figlio, prima, durante o dopo il parto del 7 agosto. Lo dimostrerebbero i suoi comportamenti, mirati a nascondere a tutti il proprio stato, la scelta di non sottoporsi mai ad accertamenti medici, ma di affidarsi a ricerche online per capire come abortire o indurre il parto, insomma per perseguire il proprio obiettivo. Sulla base di questa convinzione, formata dagli indizi raccolti, e dall’idea che la giovane avesse fatto qualcosa di analogo anche un anno prima, maggio 2023, la Procura di Parma ha chiesto e ottenuto l’arresto per la 22enne di Vignale di Traversetolo. La misura richiesta era il carcere, il Gip ha disposto gli arresti domiciliari per l’omicidio premeditato di agosto e la soppressione di cadavere del 12 maggio 2023.

Chiara ha il divieto di comunicare con persone diverse da chi abita con lei, i genitori e il fratello minore. L’ordinanza è stata eseguita dai carabinieri del reparto operativo, la giovane è stata fotosegnalata in caserma e poi è tornata nella casa dove la famiglia si è trasferita da quando la villetta, dove sono stati trovati nel giro di un mese e mezzo i neonati sepolti, è sotto sequestro.

Nel frattempo è stato fissato per giovedì prossimo l’interrogatorio di garanzia davanti al gip del tribunale di Parma per Chiara Petrolini, la 22enne di Traversetolo agli arresti domiciliari da venerdì mattina per omicidio premeditato e soppressione di cadavere, nell’ambito di un’indagine dei carabinieri.
La giovane è stata accusata dopo il ritrovamento nel suo giardino di casa, il 9 agosto, del cadavere di un neonato, poi risultato da lei partorito due giorni prima. Le indagini sono proseguite e in seguito sono state trovate, sempre nel giardino, le ossa di un altro bimbo nato a maggio 2023, anche questo figlio di Chiara e dell’ex – ignaro – fidanzato. Due gravidanze tenute nascoste a tutti.



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