Scambio di accuse tra destra e sinistra

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Mentre la Romagna e un pezzo d’Emilia cercano di superare questa nuova emergenza maltempo, la politica non si risparmia i solti scambi di accuse, favoriti anche dalle imminenti elezioni regionali.

“Quanto si è udito questa mattina alla Camera dei Deputati è stato un vero e proprio sciacallaggio politico fatto dalla sinistra sulla pelle dei cittadini romagnoli, le opposizioni hanno chiesto una informativa urgente al premier per chiedere cosa abbia fatto per la protezione idrica dell’Emilia-Romagna quando la regione è governata da sempre dal Pd – ha dichiarato il deputato di Fratelli d’Italia, il reggiano Gianluca Vinci – La risposta la si può avere già leggendo gli stanziamenti, l’Autorità regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile hanno ricevuto dallo Stato 94 milioni per le emergenze e ne hanno spesi 49 mentre sulla sicurezza idraulica lo Stato ha stanziato 102 milioni ma ne sono stati spesi zero. La sicurezza idraulica passa da interventi strutturali di competenza regionale non certo statale, per questo si rimandano per correttezza alla Sinistra le accuse e la richiesta di avere informazioni, da loro, di quanto non abbiano fatto per la sicurezza idraulica in Emilia-Romagna”.

“La Romagna è in emergenza, con fiumi esondati e cittadini sfollati; protezione civile, operatori dei soccorsi, volontari, sindaci e tutte le macchine operative locali e regionali sono all’opera per fronteggiare questa nuova, drammatica calamità; e in tutto questo, cosa fanno gli esponenti della destra? Non trovano niente di meglio che tentare di speculare e giocare allo scaricabarile. Peccato che in queste ore nessun cittadino dell’Emilia-Romagna abbia né voglia, né tantomeno tempo, di giocare”. Con queste parole il segretario provinciale del Partito democratico modenese e deputato Stefano Vaccari rispedisce al mittente le accuse lanciate da diversi esponenti della destra.

“Partiamo da Nello Musumeci: ma le pare sia il caso, mentre vigili del fuoco, forze dell’ordine, operatori sanitari stanno prestando tutti i soccorsi possibili in mezzo ad acqua e fango, che lei si metta a stabilire responsabilità, tentando di accusare la gestione del territorio della Regione? In quanto poi agli epigoni locali  sono, se possibile, ancora più tristi. Sono, o dovrebbero essere, rappresentanti del territorio, eletti per fare gli interessi di tutti i cittadini, e non riescono neppure a fare quelli di chi li ha votati. Ci sarà tempo per elencare e criticare tutte le lentezze, le mancanze e le assenze di un Governo bravissimo a mettersi gli stivali solo per fare le passerelle a uso stampa, ma molto meno quando si parla di risarcimenti alle imprese e tempi di approvazione di progetti e stanziamenti. Ci sarà tempo, perché c’è un tempo per ogni cosa: di certo, però, questo non è il tempo per provare a speculare sulla sofferenza delle persone. Gli emiliano-romagnoli meritano silenzio e rispetto. Almeno finché così tanti cittadini vedono in concreto pericolo se stessi, le loro case, le proprie comunità”.



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