Stamane, in occasione dell’inizio dell’anno 2024-2025 delle scuole e nidi d’infanzia comunali, il sindaco di Reggio Emilia Marco Massari, l’assessora a Politiche educative Marwa Mahmoud e Nando Rinaldi, dirigente Istituzione scuole e nidi d’infanzia, hanno fatto visita a due poli educativi della città incontrando bambine e bambini, insegnanti e personale ausiliario.
La prima visita è stata al Nido “Bellelli”, poi la scuola dell’infanzia “Bruno Munari”.
A Reggio Emilia è iniziato l’anno scolastico per oltre 3000 bimbi nella fascia di età da 0 a 6. Nel dettaglio i posti a disposizione delle famiglie reggiane per le scuole dell’infanzia sono 1963, suddivisi su 75 sezioni, di cui 62 in scuole comunali e 13 sezioni in scuole convenzionate. Per quanto riguarda i nidi, per l’utenza di fascia da 0 a 3 anni, la città è in grado di offrire 1373 posti suddivisi su 73 sezioni, di cui 41 in nidi comunali.
Il sistema educativo integrato di Reggio Emilia, di cui l’Istituzione scuole e nidi d’Infanzia è il soggetto portante, nel 2023 ha registrato una scolarizzazione elevatissima nella fascia 0-6 anni: al nido il 57,12% (nel 2014 era al 39,05%), alla scuola dell’infanzia il 98,62% (nel 2014 era all’87,2%). Sempre secondo i dati dello scorso anno scolastico a Reggio Emilia 5.712 bambini, pari all’80,47% dei residenti, frequentano un nido o una scuola d’infanzia. Una risorsa per il futuro dei cittadini e della città che conta un investimento comunale sull’educazione 0-6 incrementata di anno in anno e passata dai 20 milioni di euro del 2019 ai 23,2 milioni del 2023.
Il sindaco Marco Massari e l’assessora Marwa Mahmoud in una dichiarazione congiunta hanno sottolineato: “Desideriamo esprimere un doveroso ringraziamento a tutto il personale delle scuole e dei nidi d’infanzia comunale e di cooperative, a tutta la comunità dell’Istituzione – agli insegnanti, educatori ed educatrici, cuochi e cuoche, atelieristi e ateieriste, collaboratori ausiliari – che a partire da lunedì 2 settembre ha aperto le porte delle scuole accogliendo centinaia di bambine e bambini ogni mattina per un intero anno scolastico e con loro accoglierà le aspettative, i desiderata e le complessità di cui ogni contesto familiare è portatore.
“Siamo consapevoli – hanno aggiunto sindaco e assessora – che qui alberghi un patrimonio importante per e della città, custodito e tramandato preziosamente da oltre 60 anni grazie ad importanti investimenti, cura ed attenzioni alla centralità dei diritti delle bambine e dei bambini, al riconoscimento della complementarità tra i diritti dei bambini, delle famiglie e degli insegnanti. Il sistema pubblico integrato è un grande patrimonio educativo, sociale, culturale e politico della nostra città. La gestione diretta è garanzia per la qualità del sistema. Un sistema che produce ed alimenta, grazie alla ricerca e all’innovazione, un know how educativo di grande valore di cui andiamo molto orgogliosi non solo a livello locale, ma nazionale ed internazionale”.
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