Federfarma denuncia: “Disagi e inutili sprechi con la somministrazione dei farmaci in ospedale”

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Disagi per gli ammalati, costretti a recarsi in ospedale a ritirare i farmaci, a volte a chilometri di distanza, ma anche sprechi per la sanità pubblica, che pure mai come oggi necessita di risorse. E’ quanto denuncia Giuseppe Delfini, presidente di Federfarma Reggio Emilia, allegando tanto di foto di medicinali buttati nella spazzatura causa cambio cura o perché forniti dall’ospedale evidentemente in dose eccessiva: in una immagine  4.350 euro di farmaci sprecati appunto per un cambio cura, in un’altra 7 scatole di insulina (quasi mille euro) buttate via in un colpo solo, nella terza farmaci consegnati dall’0spedale e poi buttati via con confezioni integre.

“Continuiamo a ricevere segnalazioni relative a pazienti che vengono inviati in ospedale a ritirare farmaci che potrebbero invece essere consegnati in farmacia con migliori orari e a costo zero per il paziente, anzi, risparmiando tempo, carburante, parcheggio, spostamenti e problemi di svariato genere a eventuali accompagnatori – spieda Delfini – Continuiamo a non capire i perché di queste scelte penalizzanti per i pazienti, soprattutto se fragili, soli e lontano dai centri ospedalieri. Sul tavolo di discussione regionale c’è ancora una proposta che prevede che almeno le farmacie disagiate e di montagna, quelle più lontane dagli ospedali, diventino l’unico punto distributivo del farmaco (stop quindi agli inutili pellegrinaggi in ospedale), facendo risparmiare tempo e km ai pazienti. Ai quali ancora una volta ricordiamo che tanti farmaci che vi costringono a ritirare in ospedale si possono ritirare in farmacia a costo zero. L’invito che rivolgiamo loro è quello di informarsi nella farmacia di paese per sapere se i farmaci per i quali sono inviati in ospedale si possono ottenere più comodamente vicino a casa. Più l’approvvigionamento del farmaco è complicato e oneroso, inoltre, più è facile che le cure non vengano seguite a dovere, con tutto quello che ciò comporta in disturbi, ricoveri, malanni e spese conseguenti. Cosa ben vista, ad esempio, in epoca covid.
“Inoltre, con i minuziosi controlli che come farmacie abbiamo su ogni nostra ricetta, potremmo evitare certi sprechi, dovuti alla distribuzione in ospedale, che vediamo ancora una volta in queste fotografie. In una troviamo gettati per un cambio cura oltre 4.350 euro di farmaci (una erogazione più comoda, magari, consentirebbe di diluire le somministrazioni riducendo il rischio di sprechi). In un’altra sette scatole di insulina buttati in un colpo solo, quasi mille euro gettati, cosa impossibile da verificarsi con la dispensazione in farmacia….Anche nella terza foto ci sono farmaci consegnati dall’0spedale e poi buttati via con confezioni integre.
Nessun sistema è perfetto. Pensiamo però che quello attuale sia decisamente migliorabile per tutti, servizio sanitario, pazienti (e loro famiglie) e farmacie che, ricordiamolo, in tanti luoghi sono rimasti l’unico presidio sanitario dello Stato sempre aperto e disponibile”.



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