Mercoledì 13 febbraio il presidente di Confcooperative Reggio Matteo Caramaschi ha aperto l’incontro di presentazione del bando di Fondosviluppo/Confcooperative che stanzia un milione di euro a favore delle cooperative costituite da dipendenti di aziende a rischio con un messaggio chiaro: la rigenerazione di imprese la cui continuità è messa a rischio da situazioni di crisi o da mancanza di ricambio generazionale è possibile, partendo dalla costituzione di cooperative promosse e gestite dagli stessi lavoratori e avvalendosi degli strumenti legislativi e finanziari che vengono messi a disposizione sia dal pubblico che dai fondi mutualistici della cooperazione.
Nella sala conferenze della centrale cooperativa reggiana si sono ritrovati sindaci e assessori dei Comuni reggiani, esponenti di imprese, organizzazioni sindacali, commercialisti e consulenti del lavoro per approfondire, insieme alle caratteristiche del bando, anche le opportunità offerte dal cosiddetto workers buyout, le norme di riferimento e i sostegni riservati ai lavoratori che intraprendono questa via.
Il percorso dei workers buyout (che ha già consentito di salvare oltre 1.200 posti di lavoro nella sola Emilia-Romagna) parte dal protagonismo dei lavoratori e rappresenta un’opportunità importante per la salvaguardia dell’occupazione, per l’economia del territorio e delle comunità; proprio per questo il bando presentato da Confcooperative mette a disposizione sostegni finanziari equivalenti a quelli al capitale sociale versato dai soci impegnati nel rilancio, ma anche un rimborso (fino a 15mila euro in tre anni) allo start up d’impresa e l’accesso a convenzioni con gruppi bancari cooperativi, assicurazioni e consorzi di garanzia (Cooperfidi).
A presentare il bando Fondosviluppo/Confcooperative – che resterà aperto fino al 15 maggio – sono stati l’esperto in workers buyout di Confcooperative Pierpaolo Baroni, la referente del Servizio bandi e contributi di Confcooperative Reggio Barbara Tondelli e il responsabile sindacale di Confcooperative/Unioncoop Reggio Roberto Ferrari.
In sala erano presenti imprenditori, consulenti del lavoro, commercialisti, gli esponenti dell’Agenzia regionale per il lavoro, delle organizzazioni sindacali Cgil e Cisl, i sindaci di Castelnovo ne’ Monti Enrico Bini (presidente dell’Unione dei Comuni montani), di Rubiera Andrea Cavallaro (coordinatore dell’Anci provinciale) e di Quattro Castella Andrea Tagliavini, gli assessori comunali Daniele Marchi (Reggio) e Luisa Ferrari (San Martino in Rio).
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]