Servizio ferroviario promosso per informazioni, accesso, biglietteria, ma occorre fare di più per puntualità, sicurezza, igiene e per facilitare l’utilizzo dei treni alle persone con disabilità.
È questa, in sintesi, la pagella stilata dai viaggiatori che hanno risposto alla prima indagine sul servizio ferroviario regionale realizzata dall’Università di Modena e Reggio Emilia su incarico delle associazioni Adiconsum, Federconsumatori, Lega Consumatori e Udicon del Comitato regionale consumatori e utenti (CRCU), una opportunità derivata dalla modifica del contratto tra Regione e Trenitalia Tper voluta da viale Aldo Moro per valorizzare il ruolo delle associazioni nella tutela dei diritti degli utenti.
“Esperienze di viaggio degli utenti di Trenitalia Tper. Prima indagine sul servizio ferroviario regionale” è il nome dell’indagine che ha raccolto e analizzato le interviste, fatte dal 15 novembre al 7 dicembre 2023, di oltre 1.600 persone (di età compresa tra i 18 anni e gli over 65) con l’obiettivo di misurare il grado di soddisfazione pre, durante e post viaggio, oltre ad ottenere indicazioni su possibili differenze del livello del servizio percepito sulle reti Rfi o Fer.
L’iniziativa è stata presentata l’altro giorno in Regione, a Bologna, dall’assessore regionale alla Mobilità, Andrea Corsini, con gli interventi di Alessandro Botteghi, responsabile della Direzione commerciale di Trenitalia Tper, Giuseppe Poli, in rappresentanza di Adiconsum, Federconsumatori, Lega Consumatori, Udicon dell’Emilia-Romagna, e del docente del Dipartimento Economia dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Simone Scagliarini. Presente anche Fabrizio Maccari, direttore Fer.
Su una forbice da 1 (estremamente negativo) a 7 (completamente positivo), la maggior parte dei viaggiatori ha espresso un giudizio complessivamente positivo del servizio (Fer: 5,5; Rfi: 5,3), grazie anche ai nuovi treni che hanno sicuramente contribuito a migliorare il comfort di viaggio sulla rete ferroviaria emiliano-romagnola.
In dettaglio, risulta positivo il punteggio medio per le informazioni fornite a terra e a bordo treno (5,6), oltre all’acquisto e convalida di biglietti e abbonamenti e all’accessibilità ai binari (5,7). Promossa anche la facilità nel trovare posto a sedere (Fer: 5,5; Rfi: 5).
Da migliorare invece il grado di pulizia dei servizi igienici nelle stazioni (Fer: 3; Rfi: 3,8) e a bordo treno (Fer: 4; Rfi: 3,7), oltre alla sensazione di sicurezza (Fer: 4,2; Rfi: 4).
In questo quadro risulta scarso anche il grado di consapevolezza dei propri diritti di passeggeri: pressoché sconosciuta la Carta dei Servizi (Fer: 2,6; Rfi: 2,5), così come le procedure di reclamo e di accesso alla conciliazione sono definite insoddisfacenti (Fer: 3,3; Rfi: 3,5).
“Un monitoraggio che abbiamo voluto sostenere perché è importante ascoltare chi utilizza regolarmente il treno- ha commentato l’assessore Corsini-, sia per misurare i risultati delle nostre politiche, sia per capire su quali aspetti è necessario intervenire. Ringrazio quindi le associazioni del CRCU, Unimore e Trenitalia Tper per aver contribuito all’indagine. Molto è stato fatto in questi anni dal rinnovo della flotta dei treni regionali, la più giovane d’Italia, all’elettrificazione delle linee che si sta ultimando, alla sperimentazione dell’app MaaS che renderà più agevole ed economico accedere ai mezzi pubblici, alle misure Mi muovo e Salta su per rendere l’utilizzo del treno competitivo ed economicamente vantaggioso per pendolari e studenti under 19. Così come per la sicurezza, con la fornitura delle bodycam ai capitreno, per una maggiore sorveglianza a bordo”.
“Dobbiamo però continuare a investire per avere un’offerta sempre più ampia e adeguata alle esigenze dei viaggiatori- chiude Corsini-. È fondamentale puntare sul trasporto pubblico, renderlo sempre più attrattivo, perché è un vantaggio non solo per la mobilità, ma anche per l’ambiente e la qualità di vita delle nostre città”.
Per le Associazioni dei consumatori questo primo monitoraggio costituisce motivo di grande soddisfazione per i diversi obiettivi raggiunti e stimolo a ripetere l’esperienza, con il fine dichiarato di misurare sul campo il miglioramento delle criticità emerse per le quali le istituzioni e le imprese interessate hanno manifestato la volontà di agire concretamente per il loro superamento.
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