Con la fine della scuola è terminato anche il via vai quotidiano e affollato di auto, moto, autobus , biciclette e pedoni in ingresso e uscita dagli edifici scolastici. Un fenomeno, quello della mobilità scolastica, spesso problematico per i grandi flussi di traffico che comporta e oggetto di politiche educative volte a miglorarne la sostenibilità. Anche il Ceas Terre reggiane – Tresinaro Secchia si concentra su questa tema da tempo grazie al programma di informazione e educazione alla sostenibilità (Infeas) della rete regionale dei Ceas con la campagna educativa “Siamo nati per camminare”. Ben 13 i plessi scolastici e 114 le sezioni – dalla scuola d’infanzia alle scuole medie nei 3 comuni di pianura Casalgrande, Rubiera e Scandiano – coinvolti in quest’anno scolastico: una vera sfida per le quasi 2.500 famiglie partecipanti che dall’8 al 20 aprile hanno cercato di migliorare le proprie abitudini negli spostamenti verso e dalla scuola, prediligendo mezzi sostenibili e dunque organizzandosi con pedibus informali e car sharing o tirando fuori dal garage roller, monopattini e skateboard.
Lo sforzo non è stato vano perché con una media del 35% di spostamenti sostenibili in più rispetto alla norma è stati di fatto raggiunto l’importante obiettivo di cambiare abitudini di mobilità, anche se provvisoriamente, in una famiglia su 3.
Un’altra grande soddisfazione è arrivata dalle graduatorie regionali che hanno visto primeggiare le classi II B della scuola media Boiardo di Scandiano e I D della media Spallanzani di Casalgrande, che si sono aggiudicate rispettivamente il primo e il secondo posto regionale nella categoria miglioramento massimo.
“Come insegnante di scienze, l’educazione alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente è trasversale a tutte le attività che svolgo in classe con i miei ragazzi: la tutela della biodiversità, l’inquinamento, la salute vengono continuamente a galla come tematiche legate all’uomo, agli ecosistemi e agli animali – commenta Mariateresa Burani, docente promotrice dell’iniziativa alla Boiardo di Scandiano – In questi anni anche le mie stesse scelte personali sono state influenzate da queste tematiche: l’utilizzo della bicicletta anziché dell’auto, un’alimentazione più vegetale e meno processata, la riduzione dell’utilizzo di plastica monouso, il corretto smaltimento dei rifiuti, una riduzione dei consumi, sono diventati parte del mio stile di vita. Ecco perché non ho esitato ad aderire a questo bel progetto, proponendolo ai miei ragazzi e che hanno raccolto la sfida con entusiasmo: li ho visti arrivare in bicicletta a gruppi di amici o trovarsi per tornare assieme chiacchierando fino a casa, anche con la pioggia, quasi che l’avventura fosse ancora più divertente. Tutte le mie classi hanno migliorato le loro abitudini e molti alunni hanno continuato la sfida fino alla fine dell’anno scolastico grazie a una iniziativa che ha tanti punti di forza ed è molto educativa per i nostri ragazzi e per le loro famiglie.”
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