Continua a tardare la proclamazione del nuovo sindaco e del nuovo Consiglio comunale di Reggio Emilia. A ormai dieci giorni da voto, l’Ufficio centrale nominato dal presidente del Tribunale chiamato a ufficializzare i risultati – finora solo ufficiosi – del voto dell’8 e 9 giugno, non si è ancora epresso. Un ritardo che non si è registrato negli altri capoluoghi di provincia emiliano-romagnoli al voto in questa tornata come Modena, Ferrara e Forlì: in tutte e tre le città, già mercoledì scorso 12 giugno si è infatti giunti alla proclamazione ufficiale.
Tempi lunghi che probabilmente si spiegano anche con il nodo Sic, che per soli 4 voti non ha ottenuto il consigliere comunale, a vantaggio del Pd (che è così arrivato a 17): una differenza che ha probabilmente portato a un attento riconteggio di tutti i voti.
Poco male per Marco Massari, la cui elezione visto l’ampio margine non è certo in discussione, che anzi ha tutto da guadagnare da questa lentezza. La legge, infatti, prevede che il sindaco debba convocare entro dieci giorni dalla proclamazione il primo consiglio comunale, che deve tenersi entro i dieci giorni successivi, per poi presentare la giunta. Più tarda la proclamazione, dunque, più tempo ha il nuovo sindaco di Reggio per formare la sua squadra tenenedo conto dell’ampia coalizione che lo ha sostenuto e delle preferenze ottenute dai candidati consiglieri.
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