Post razzisti sul web e materiale neonazista in casa: un indagato nel Parmense

polizia postale e delle comunicazioni

Ufficiali e agenti di polizia giudiziaria della Digos di Parma e del centro operativo per la sicurezza cibernetica (polizia postale e delle comunicazioni Emilia Romagna di Bologna), nella giornata di giovedì, hanno dato esecuzione a un decreto di perquisizione e sequestro emesso dalla Procura della Repubblica di Parma a carico di un residente della stessa provincia per il quale si ipotizza il reato di “propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa”.

Le indagini erano state avviate nei mesi scorsi dopo una segnalazione degli organi di polizia giudiziaria che, da accertamenti compiuti sulla rete, avevano individuato su un social network popolare nel mondo filorusso un utente le cui esternazioni apparivano da subito riconducibili a posizioni politico-culturali ispirate all’ideologia neonazista, razzista, xenofoba ed antisemita.

Inoltre la persona oggetto di accertamenti sembrava collegata ad un gruppo operativo che appariva anch’esso di ispirazione neonazista. La particolarità della vicenda, la sua sostanziale unicità nel panorama parmense e la gravità dei contorni sono apparsi tali da suggerire un intervento.
Nel corso della perquisizione sono stati acquisiti elementi che sembrerebbero confermare – almeno limitatamente a questa fase investigativa- l’ipotesi di accusa: sono stati ritrovati testi, opuscoli e magliette che appaiono riconducibili all’ambiente neo-nazista.



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