In duemila sfilano a Sassuolo per il rinnovo del contratto ceramico

sciopero ceramiche

Altissima adesione allo sciopero di oggi proclamato unitariamente dai sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil per il rinnovo del contratto ceramico. Adesione media del 90% e punte del 100% in diverse importanti aziende del comprensorio sassolese e un corteo con circa duemila persone questa mattina nella stessa Sassuolo di che si è snodato nella zona industriale terminando poi con il presidio davanti la sede di Confindustria Ceramica.

Dal palco del comizio finale sono intervenuti Massimo Muratori (Femca Cisl Emilia Centrale), Vittorio Caleffi (Uiltec Uil) e Ugo Cherubini (Filctem Cgil) che hanno ribadito il diritto al contratto, ormai scaduto da quasi un anno, a condizioni economiche che tengano conto della pesante perdita di potere d’acquisto dei salari delle lavoratrici e dei lavoratori.

Lo straordinario successo dello sciopero e della manifestazione unitari rafforza le posizioni sindacali che chiedono alla controparte di sbloccare la trattativa dopo mesi di frustrante attesa.

“I lavoratori e le lavoratrici del comparto vengono da anni di pesanti sacrifici, affrontati con responsabilità esemplare e contribuendo a sostenere il ceramico nei momenti durissimi della pandemia e della carenza di materie prime conseguente allo scoppio della guerra ad Est. Per contro, il mondo industriale ceramico ha potuto realizzare record su record di fatturato. Oggi non può trincerarsi dietro ad una contrazione delle vendite per impedire che l’equità salariale faccia il suo corso – spiegano Muratori, Caleffi e Cherubini – La risposta dei lavoratori e delle lavoratrici è stata netta, chiara e forte come non si vedeva da più di 20 anni. Una risposta che dice in modo inequivocabile che la strada di una nuova competitività del settore va ricercata insieme, non scaricando sugli stipendi i problemi della concorrenza sleale e di altri fattori”.