Guastalla, nube tossica davanti alle scuole: 104 persone intossicate. Arpae: situazione tornata normale

Nube Guastalla

Sono state 104 – quasi tutti con sintomi lievi e in gran parte studenti degli istituti superiori Russell e del Carrara – le persone rimaste intossicate a Guastalla dopo un vasto sversamento di cloro, verificatosi davanti alla piscina comunale del Centro sportivo Le Piscine, durante le operazioni di scarico da parte di un camion. L’incidente si è verificato questa mattina poco prima delle 8.

Molti sudenti stavano facendo colazione al bar – immediatemente chiuso insieme alla mensa e alla piscina – in attesa della campanella, successivamente la nube tossica si è diretta verso il polo scolastico, che è stato immediatamente evacuato. Una decina i ragazzi che sarebbero stati ricoverati in ospedale, non in gravi condizioni, mentre gli altri sono sono stati soccorsi sul posto del personale dell’auto medica di Novellara, e delle auto infermieristice di Guastalla e di Poviglio. Nel cortile della scuola è stato allestito dalle 8 alle ore 11.15 come punto di primo intervento anche un Posto medico avanzato, che ha visto la presenza di medici e infermieri. Interessati dalle esalazioni sono stati in prevalenza ragazzi tra i 14 e i 19 anni di età – appunto studenti delle vicine scuole superiori – alcuni operatori della mensa Cir, qualche agente di polizia intervenuto sul posto e una docente.

Questo il bilancio reso noto nel pomeriggio dall’Azienda Usl di Reggio Emilia, confermando la conclusione dell’emergenza sanitaria e fornendo anche un dettagliato resoconto dei soccorsi.

65 persone sono state trattate sul posto e poi inviate al Pronto Soccorso di Guastalla: 42 in codice verde; 19 in codice azzurro, 4 in codice arancione. L’80% di questi è stato sottoposto ad aerosol terapia con bronco dilatatori e cortisonici.

13 persone sono state trattate sul posto e poi inviate al Pronto Soccorso di Montecchio. Di questi: 9 in codice verde e 4 in codice azzurro.

11 persone sono state trattate sul posto e poi inviate al PS di Reggio Emilia in codice verde.

Almeno altri 15 ragazzi sono stati valutati e trattati nel punto di primo intervento, ma poi condotti a casa dai genitori. La maggior parte degli accessi in PS aveva sintomi lievi tranne i 4 codici arancioni. Al momento non risultano ricoverati.

I sintomi di intossicazione riscontrati sono: bruciore agli occhi e lacrimazione, faringodinia, tosse e difficoltà respiratoria più o meno lieve, cefalea, nausea e vomito.

A causare l’incidente, dalle prime ricostruzioni, sarebbe stato lo sversamento di una grossa quantità di cloro liquido da parte di automezzo che lo stava trasportando nella vicina piscina comunale o durante una fase di travaso nelle vasche. La sindaca Camilla Verona ha assicurato da subito che i vigili del fuoco sono accorsi da subito sul posto assieme alle forze dell’ordine, Asl e tutte le istituzioni sanitarie sono state allertate e infine che in corso tutte le verifiche a tutela della salute pubblica, che comunque non sarebbe in pericolo.

Camilla Verona, sindaco di Guastalla, ha scritto su Facebook: “Tutti coloro che hanno registrato o registrano sintomi sono sotto controllo sanitario all’ospedale di Guastalla e degli altri ospedali della provincia. I vigili del fuoco stanno verificando il grado di saturazione del gas all’interno delle aule e, se sarà a zero, i ragazzi potranno rientrare. Tutte le forze dell’ordine coinvolte continuano ad essere sul posto a supporto delle persone e della situazione. Ho parlato con tutti i dirigenti scolastici e referenti di tutte le scuole interessate per qualsiasi necessità o supporto. Sono un contatto con il prefetto e con il presidente della Provincia per tutte le azioni ulteriori che si rendessero necessarie”.

L’intervento dei tecnici di Arpae. Arpae è stata allertata nella prima mattina di oggi dalla centrale operativa dei Vigili del Fuoco di Reggio Emilia in merito alla formazione di una nube tossica, di probabile gas cloro, nel piazzale antistante il centro sportivo “Le Piscine” sito in via Sacco e Vanzetti 2F a Guastalla (Re). Nel piazzale sostavano studenti diretti al vicino plesso scolastico degli istituti professionali IPSS Carrara e ISS Bertrand Russell che, in quel momento, si preparavano ad accoglierli per l’apertura delle lezioni.

I tecnici dell’Agenzia sono intervenuti immediatamente sul posto per effettuare i primi accertamenti. All’arrivo non era più presente alcuna nube tossica che, nel frattempo, si era dispersa all’aperto. Sul posto erano già operativi squadre dei Vigili del fuoco (VVF), Carabinieri, Polizia di Stato, Uffici comunali e personale dei Servizi di igiene pubblica e prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro (SPSAL) del distretto Asl locale. I VVF hanno richiesto ai presenti di rimanere all’esterno della zona di sicurezza (zona rossa) realizzata intorno all’area di carico-scarico dei reagenti in uso al centro “Le Piscine”.

Gli operatori Arpae hanno fornito ai VVF, gli unici a poter operare nella zona rossa, le fialette per la determinazione istantanea di cloro in aria ambiente. È emersa la presenza di cloro gassoso in concentrazioni elevate, fuori scala di misura. Dai primi accertamenti condotti dai VVF, a causare l’incidente potrebbe essere stata una miscelazione errata durante le operazioni di travaso del fornitore di acido solforico all’interno delle cisternette di raccolta nel locale di deposito del centro. Si specifica infatti che si ha formazione di cloro gassoso quando l’acido solforico si mescola inavvertitamente con una soluzione di ipoclorito, disinfettante delle acque di piscina.
I tecnici Arpae hanno verificato anche il locale di Pronto soccorso in zona ospedaliera poco distante che non presentava tracce odorigene riconducibili al cloro e, pertanto, non sono state effettuate misure.

Successive misure istantanee nel piazzale hanno evidenziato il ritorno a una condizione di normalità, con livelli inferiori ai limiti di rilevabilità del metodo. Sono in corso ulteriori misure che verranno effettuate nuovamente sia in prossimità del plesso scolastico, sia nella zona ospedaliera e nelle aree residenziali limitrofe.

Sul posto è intervenuto anche il Nucleo N.B.C.R. dei VVF di Bologna che opera in presenza di esplosioni perdite o rilasci, con particolari tute di protezione e che provvede alla rilevazione delle sostanze mediante strumentazione specifica. È prevista la raccolta di campioni di prodotto contenuto nelle cisterne che saranno analizzati nel laboratorio Arpae di Reggio Emilia.