Il Consiglio di amministrazione di Iren si è riunito oggi d’urgenza, in via straordinaria, in seguito alla clamorosa inchiesta che ha portato all’arresto, oltre che del presidente della Liguria Giovanni Toti, anche dell’amministratore delegato della multiutility Paolo Signorini per presunti episodi di corruzione che sarebbero stati commessi durante il suo precedente incarico di presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale.
Il CdA di Iren, nel prendere atto dell’oggettiva impossibilità temporanea da parte dell’amministratore delegato di esercitare le proprie deleghe e con l’obiettivo di assicurare stabilità e continuità alla gestione aziendale, ha attivato quanto previsto dal contingency plan interno al Gruppo e ha deliberato di revocare temporaneamente le deleghe a Signorini, assegnandole agli altri due organi pelegati.
In particolare, al presidente Luca Dal Fabbro sono state assegnate le Business Unit Ambiente, Energia, Mercato e Reti, nonché gli Affari Legali, Energy Management e Amministrazione, Pianificazione e Controllo. Approvvigionamenti, Logistica e Servizi; Tecnologie e Sistemi informativi e Risk Management invece le deleghe di Signorini che sono state affidate al vicepresidente, il reggiano Moris Ferretti
“Questo assetto garantisce la piena continuità delle attività aziendali per il conseguimento degli obiettivi contenuti nel piano industriale”, conclude la nota diffusa nel pomeriggio da Iren.
Intanto in Borsa, in una giornata positiva per i listini, il titolo Iren ha avuto una giornata difficile, toccando anche un calo di quasi l’8% poi recuperato nel corso della giornata – anche grazie al Cda straordinario – che si è comunque chiusa con una quotazione di 1,835 euro, il 2,65% in meno rispetto al giorno prima.
L’arrivo di Signorini in Iren
Paolo Emilio Signorini, 61 anni, è amministratore delegato e direttore generale di Iren dal 30 agosto scorso, in seguito alle dimissioni presentate da Gianni Vittorio Armani . E’ stato nominato dal consiglio di amministrazione su indicazione del comitato di sindacato dei soci pubblici composto da Marco Bucci, sindaco di Genova, Stefano Lo Russo, sindaco di Torino e Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia. Sulla base degli accordi parasociali, l’amministratore delegato di Iren viene espresso dal Comune di Genova.
Nato a Genova nel 1963, Signorini si è laureato presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Firenze proseguendo gli studi presso la Yale Law School (Yale University). Ha iniziato la sua carriera presso la Banca d’Italia e al Ministero dell’Economia e delle Finanze, successivamente è stato Capo del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento delle politiche economiche presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri (2008-2013) e Capo Dipartimento per le Infrastrutture, i Sistemi Informativi e Statistici presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (2013-2015). È stato componente di consigli di amministrazione di società operanti nel settore delle infrastrutture e dei trasporti quali Italferr and Telt SaS. Ha ricoperto, infine, la carica di presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale (2016-2023), per la quale oggi è finito in manette.
“Sono onorato di entrare a far parte di una realtà come Iren, strategica per i territori in cui opera – aveva dichiarato Paolo Emilio Signorini il giorno della nomina – Metterò al servizio dell’azienda le mie competenze ed esperienze pregresse per portare avanti il percorso già intrapreso dal Gruppo verso la transizione ecologica. Un ringraziamento particolare va ai soci per la fiducia che mi hanno accordato e che sarò onorato di ripagare con impegno e determinazione”.
“A nome del Consiglio di Amministrazione e di tutti i dipendenti, accogliamo con piacere il dottor Signorini, con la consapevolezza che il suo arrivo rappresenta per Iren un’opportunità per rafforzare il Gruppo – avevano invece dichiarato Luca Dal Fabbro e il reggiano Moris Ferretti, rispettivamente presidente e vice presidente del Gruppo – Grazie a un lavoro di sinergia e di squadra, siamo certi di raggiungere gli sfidanti obiettivi del Piano Industriale, prestando attenzione in particolare al costante innalzamento della qualità dei servizi, alla crescita nelle rinnovabili, allo sviluppo di nuove attività a servizio dei territori”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]