Il generale Roberto Vannacci alle ore 11,00 di venerdì 10 maggio sarà al Lido di Vetto. Ad annunciarlo è Lino Franzini, presidente del Comitato promotore della Diga di Vetto che aggiunge: “Un giorno storico per il Comitato della Diga di Vetto, non potrà dare certezze, ma una speranza sì, una speranza che il Parmigiano Reggiano e l’agroalimentare di Reggio Emilia e Parma avranno un futuro. Una speranza per impedire che abbiano termine tanti prodotti e marchi Italiani a favore di industrie di altri paesi.
Dopo 35 anni dalla sospensione dei lavori della Diga di Vetto, correva il 16 agosto 1989, grazie anche al generale Vannacci si torna a parlare di quest’opera. Da 35 si continua a sprecare centinaia di milioni di metri cubi di acque limpide dell’Enza, prive di prodotti cancerogeni per poi ripompare dal fiume Po centinaia di milioni di metri cubi di acqua sporca e inquinata per irrigare ciò che troviamo sulle nostre tavole, spendendo milioni e milioni di Euro di energia; solo l’impianto di Boretto solleva mediamente circa 200 milioni di metri cubi di acqua all’anno, considerando che per arrivare all’altezza della Via Emilia le acque del Po vengono sollevate cinque volte, questo è peggio che andare al contrario”.
Dagli anni Cinquanta se ne parla, e volendo percorrere a ritroso l’ iter infinito…da fine Ottocento! Non illudiamoci, dunque
Magari si potesse !