L’ex direttore del Centro teatrale Etoile di Pieve Modolena, Daniele Franci, 46 anni, è stato rinviato a giudizio per tutti i capi d’imputazione di violenza sessuale pluriaggravata. Lo ha deciso il gip del Tribunale di Reggio Emilia Luca Ramponi dopo un’udienza fiume, durata quattro ore.
Undici gli ex allievi che lo accusano, mentre le aggravanti sono relative all’età delle vittime e dalla loro inferiorità psicologica, all’abuso di autorità e aalla relazione di servizio per il ruolo di docente dell’imputato.
Per lo scandalo, scoppiato due anni fa, il processo in rito ordinario inizierà il 12 giugno e sarà affrontato da Franci a piede libero, dopo 3 mesi trascorsi in carcere subito dopo l’arresto a fine luglio 2022 e altri 3 mesi agli arresti domiciliari.
L’indagine era partita nell’aprile 2021 con la denuncia di un giovane reggiano che per un anno ha alloggiato nella villa di via Fratelli Cervi come stagista, che aveva raccontato di inviti nello studio o nella camera da letto (usata come foresteria) del centro da parte di Franci, che in un episodio si sarebbe spinto con lo stagista fino a giochi erotici estremi come la simulazione di uno strangolamento.
Franci – assistito dall’ avvocato Giulio Garuti, che ha chiesto il proscioglimento con formula piena – continua a difendersi sostenendo che si tratterebbe di un complotto contro di lui da parte di ex allievi, che tramite una chat si sarebbero “consultati” tra di loro e coalizzati prima di rivolgersi all’Arma.
Tesi smentita dal pm Valentina Salvi, che ha affermat che i ragazzi sono stati anche intercettati sia su un’auto sia tramite telecamere nascoste durante le convocazioni in Procura e che nulla è emerso circa un loro accordo. E che alcuni di loro, abitando in regioni differenti, per altro nemmeno si conoscevano.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]