La neve imbianca l’Emilia. I fiocchi scendono sulle città emiliane e in generale su tutta la pianura. Già dalla tarda mattinata, invece, precipitazioni di carattere nevoso erano state segnalate sull’A1 tra Piacenza e Fiorenzuola. Mentre la neve dalle prime ore del giorno sta imbiancando tutto l’arco appenninico.
Così come ha iniziato a cadere a Salso e in Appennino: il video di un lettore. A Parma città è prevista del pomeriggio.
Oltre mille trattori agricoli sono pronti a pulire le strade dalla neve attesa per questa notte in Emilia-Romagna anche a quote basse. Lo comunica la Coldiretti regionale sottolineando che l’agricoltore “spazzaneve” può intervenire grazie alla legge di orientamento che consente alle pubbliche amministrazioni di stipulare convenzioni con gli agricoltori per lo svolgimento di attività funzionali “alla sistemazione e manutenzione del territorio” anche attraverso l’utilizzo di mezzi meccanici agricoli.
Pur ricordando come il brusco abbassamento delle temperature metta a rischio la raccolta di verdure e ortaggi, Coldiretti benedice l’arrivo della neve perché il manto che copre le coltivazioni, ad esempio di mais e grano, da un lato serve a riparare le colture dal gelo e dall’altro contribuisce a ripristinare le risorse idriche che scarseggiano a causa della siccità che perdura dall’inizio dell’inverno.
Allerta meteo per neve per la giornata mercoledì 30 gennaio. Vale per tutta l’Emilia-Romagna a esclusione della costa e della pianura ferrar30ese e di quella ravennate. Spiega la Protezione civile “un sistema perturbato interesserà la regione determinando fin dalle prime ore del giorno precipitazioni su settore occidentale a prevalente carattere nevoso”.
#AllertaMeteoER GIALLA per #neve da 00:00 30/01/2019 a 00:00 31/01/2019 https://t.co/G5zF9SK0qo#30gennaio #AllertaGIALLA pic.twitter.com/WWjSXPWOtW
— allertameteoRER (@AllertaMeteoRER) 29 gennaio 2019
In seguito dalle province più a ovest le precipitazioni si sposteranno verso la Romagna “assumendo carattere nevoso a partire da quote collinari mentre, in pianura, avranno via via sempre più forma di acqua mista a neve o nevischio”.
Secondo le stime della stessa Protezione civile: “Complessivamente nella pianura si potranno registrare accumuli al suolo oscillanti tra i 5 e 12 cm; nella aree collinari intorno ai 20 cm e nelle aree di crinale sono previsti accumuli prossimi ai 30 cm”.
E possibile distacco di valanghe sull’Appennino emiliano centrale: il servizio Meteomont dell’Arma dei carabinieri, in collaborazione col servizio meteo dell’Aeronautica, ha emesso una allerta gialla. Particolare attenzione sui versanti nord-orientali dell’Appennino tosco-emiliano dove il pericolo di valanghe c’è anche in presenza di un debole sovraccarico del manto nevoso.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]