L’artista modenese Sergio Padovani torna a esporre nella sua città con la mostra “Pandemonio” che raccoglie i suoi lavori più recenti ed è allestita nella chiesa di San Paolo da sabato 16 marzo, con inaugurazione prevista alle 17.30, e fino a domenica 5 maggio.
Organizzata dalla Fondazione The Bank – Istituto per gli studi sulla pittura contemporanea, con il patrocinio del Comune di Modena, la personale è curata da Cesare Biasini Selvaggi con Francesca Baboni e Stefano Taddei e raccoglie un’ampia selezione di dipinti di grandi dimensioni. Una pittura figurativa visionaria che si fonda su composizioni fantastiche quanto allucinate, scene inquietanti, paesaggi incendiati da venature crudeli e qualche pennellata di mélo, tra onirico e mostruoso, delizia e oscenità.
La mostra “Pandemonio”, che arriva da Roma dove è stata esposta con grande successo di pubblico e critica, è stata presentata in anteprima questa mattina, venerdì 15 marzo, alla presenza dell’artista, dell’assessore alla Cultura del Comune di Modena Andrea Bortolamasi, di Paolo Zanatta, conservatore delle collezioni della Fondazione The Bank, Istituto per gli studi sulla pittura contemporanea, e della co-curatrice Francesca Baboni.
Realizzata con il sostegno di Integra Consulting Srl, la mostra, allestita nella ex chiesa e nella sala delle monache del complesso di San Paolo (con ingresso da via Selmi 63) è a ingresso gratuito ed è aperta al pubblico dal mercoledì al venerdì dalle 16 alle 19, il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Sarà aperta, inoltre, in via straordinaria, per Pasqua, domenica 31 marzo e lunedì 1 aprile, e mercoledì 1 maggio (per informazioni: 335 7180804; info@fondazionethebank.org; www.fondazionethebank.org).
Come spiega lo stesso Padovani, la parola pandemonio, che dà il titolo alla mostra, è uscita “come minimo comune denominatore di un universo di immagini narrate, a volte anche crude e difficili da sopportare, che però testimoniavano il momento reale, non solo sociale e politico, ma anche mio, la mia confusione, il tormento di quei giorni sfocati, la pittura che dirompeva nella mia vita”.
Sergio Padovani è nato nel 1972 a Modena, dove vive e lavora. Per diversi anni si è dedicato alla ricerca e alla sperimentazione musicale fino a quando, nel 2006, la musica si è trasfigurata nella pittura. Autodidatta, l’artista ha iniziato questo nuovo percorso creando una pittura visionaria (priva di bozzetti preparatori o di altre “pianificazioni”) che, nel solco della grande pittura del Quattrocento, trova la sua più completa narrazione attraverso la simbologia e l’importanza dei dettagli nel confronto con le istanze del contemporaneo. Dal 2023, infine, la ricerca musicale interrotta torna a fare da contraltare alla pittura, accompagnando e ampliando il “corpus” artistico di Padovani nel suo costante divenire. Sue opere sono presenti nelle più importanti collezioni sia in Italia sia in Europa. Dopo Roma e Modena, “Pandemonio” sarà esposta a Bassano del Grappa; dal 25 aprile, inoltre, una personale dell’artista sarà alla Galerie Schwab Beaubourg a Parigi.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]