Secondo i dati Istat, nel 2023 l’Italia ha chiuso stazionaria con 626 mld di esportazioni, esito di una crescita al Sud e al Nord-Ovest e di una flessione per Nord-Est, Centro e Isole. Tra le regioni, l’Emilia-Romagna chiude con 85 mld di esportazioni (+1,1%), la Lombardia tiene con 163,1 mld (+0,6%); in territorio negativo il Veneto con 81,9 mld (-0,2%), mentre il Friuli Venezia Giulia flette del 13,7% a 19,1 mld. ‘Maglia rosa’ nel Nord-Est per il Trentino Alto Adige (+3,6% a 12,2 mld).
Il presidente della Regione Stefano Bonaccini a commentato così i numeri dell’Istat: “Nonostante la drammatica alluvione, l’Emilia-Romagna conferma il netto primato nazionale per export pro-capite. Nel 2023, si sono registrati 19.219 euro di esportazioni per residente, quasi il 181% del valore medio nazionale (10.641 euro per abitante). Seguono Veneto (16.929 euro), Lombardia (16.396 euro) e Friuli-Venezia Giulia (16.017 euro).
Complessivamente, lo scorso anno le imprese dell’Emilia-Romagna hanno esportato beni per 85,1 miliardi di euro a valori correnti, il 13,6% dell’export nazionale. Per ogni emiliano-romagnolo esportati oltre due mila euro rispetto ad un veneto, quasi tremila rispetto ad un lombardo, seconda e terza regione.
La forza del sistema regionale. Di straordinarie imprese, lavoratori, professionisti e ricercatori capaci insieme di innovare e imporsi sui mercati internazionali”.
Non certamente per merito suo