La pioggia di questi giorni questa mattina ha cessato di cadere, permettendo così lo svolgimento, ai piedi del “Grattacielo” riqualificato, della illustrazione dei lavori realizzati sullo storico edificio che da settant’anni caratterizza Reggio Emilia. Il cantiere del Grattacielo – progettato dalla Cooperativa architetti e ingegneri e realizzato nel 1953, alto 13 piani e composto di 53 unità abitative – è durato due anni dal gennaio 2022 al dicembre del 2023.
Questa mattina alla presenza del sindaco Luca Vecchi, dell’amministratore delegato di Iren Smart Solutions Roberto Conte e dell’architetto progettista e direttore dei lavori Andrea Zamboni dello Studio Zamboni Associati sono stati presentati i lavori realizzati sull’edificio che ne hanno migliorato l’estetica, adeguato le caratteristiche antisismiche e sensibilmente ridotto il fabbisogno energetico grazie ad attenti e mirati interventi di efficientamento, che avranno benefici non soltanto economici ma anche ambientali.
L’intervento, su progetto dello Studio Zamboni Associati Architettura, ha coinvolto l’intero fabbricato ai fini dell’efficientamento energetico – sia per le parti comuni che per quelle private – e strutturale, ed è stato condotto nell’ambito del Superbonus 110% con appaltatore unico Iren Smart Solutions e Gigli Costruzioni impresa realizzatrice. Il progetto ha riguardato interventi strutturali locali – tra i quali rinforzi con intonaco strutturale e fibra di carbonio – e interventi di efficientamento energetico, tra i quali la realizzazione di cappotto in lana di roccia con rivestimento in parte in tesserine di mosaico, come quelle originarie, e in parte con intonachino e tinteggio. Si è proceduto inoltre all’isolamento del piano di copertura, all’inserimento di serramenti altamente prestazionali e schermature solari del tipo persiane scorrevoli e frangisole, entrambi con alette orientabili, oltre alla realizzazione di un impianto fotovoltaico in copertura al servizio delle parti comuni.
Gli interventi hanno riguardato inoltre, in regime di ristrutturazione edilizia con bonus 50%, adeguamenti edili e impiantistici del vano scala condominiale, la realizzazione di nuove colonne montanti interne comuni per l’efficientamento e la gestione dell’impianto di riscaldamento centralizzato e la realizzazione in facciata di colonne montanti esterne per l’allaccio del gas delle singole unità immobiliari, in ottemperanza alla normativa regionale.
Il grattacielo, inaugurato nel 1953 e disegnato dalla Cooperativa Architetti e Ingegneri di Reggio Emilia, fu concepito da subito come simbolo della nuova Reggio Emilia moderna.
“Questo importante intervento ha permesso di rendere piacevole ed efficiente un palazzo storico della città – ha affermato il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi – Si è trattato di un cantiere di lunga durata a cui tanti cittadini hanno guardato con curiosità, vista anche la sua collocazione centrale nella mappa viabilistica. Sono certo che il risultato sarà apprezzato non soltanto da chi vive e lavora in questa zona, ma anche dai tanti che qui transitano”
“Oggi, dopo due anni di lavori – ha affermato l’Amministratore Delegato di Iren Smart Solutions Roberto Conte – riconsegniamo ufficialmente a Reggio Emilia un edificio che rappresenta uno dei suoi simboli storici. Una riqualificazione che si inserisce pienamente nell’ambito delle politiche urbanistiche della città e che coglie le sfide della sicurezza sismica, dell’efficienza energetica, della accessibilità alle persone, dello sviluppo di energie rinnovabili nell’ottica del miglioramento costante delle qualità dell’abitare”.
“La realizzazione di importanti Interventi– ha sottolineato l’architetto Andrea Zamboni dello Studio Zamboni Associati – come la riqualificazione del grattacielo realizzata con Iren Smart Solutions servono non solo a rendere meno energivori e fragili i fabbricati, ma anche a rimarcare la valenza pubblica di edifici di grande forza identitaria in luoghi strategici. Il grattacielo è stato un simbolo di innovazione nel 1953, nel 2024 il suo recupero ha un forte significato soprattutto in un’area di confine qual è lo spazio in cui si trova tra centro storico e stazione”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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