Le Fiere di Reggio Emilia potrebbero presto passare di mano e l’Area nord della città tornare a nuova vita. I rumors economici cittadini, giornali compresi, riportano in queste ore di un concreto interessamento del gruppo Max Mara rivolto ai padiglioni del quartiere fieristico reggiano che oramai da troppo tempo è in attesa di un vero rilancio. Solo nel 2019 il polo espositivo era uscito dalla lunga fase della liquidazione per volontà dell’imprenditore di Correggio Giorgio Bosi (ceo di Pibiplast Group), realtà economica che opera nel settore dei contenitori di cosmesi. Bosi, che al tempo fece un’offerta di 6.850.000 euro, ebbe la meglio su un’altra cordata di imprenditori reggiani, quella di Terminal One.
Ma da allora il quartiere fieristico reggiano non ha mai particolarmente brillato, anzi è sempre stato alla ricerca di una propria dimensione e identità precisa, a parte il lungo periodo della pandemia del Covid 19, quando la struttura, gestita dall’Asl, è diventata uno sterminato polo vaccinale che ha accolto migliaia di reggiana in fila per ricevere la dose.
Ma ora il futuro dei capannoni di Mancasale potrebbe subire a breve una forte accelerazione grazie alla famiglia Maramotti che porterebbe l’intera struttura nel gruppo Max Mara per realizzare nella zona nord della città un vero e proprio polo del fashion. Sulla trattativa ovviamente vige il massimo riserbo, ma già si vocifera di incontri avvenuti e di una offerta per l’intero complesso che potrebbe aggirarsi attorno agli 11 milioni di euro.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]