“Festeggeremo i 70 anni di ‘Romagna mia’ e trasformeremo l’Ariston nella più grande balera d’Italia. Ci sarà tanta festa e tanta allegria”. Così il presentatore della kermesse dei fiori, Amadeus, ha annunciato il prossimo mercoledì 7 febbraio l’esibizione dell’orchestra Santa Balera, composta da 15 musicisti e 10 ballerini che rappresenta la Generazione Z del liscio.
Romagna mia, scritta nel 1954 da Secondo Casadei, zio di Raoul, che la portò al successo, è divenuta non solo un simbolo della Romagna, ma di tutto il bel Paese. Ancora forte è il ricordo degli alluvionati romagnoli che in mezzo a fango, secchi e badili, a maggio scorso, intonavano e ballavano nelle vie e nelle piazze quello che è diventato un vero inno della rinascita.
In quelle settimane anche grandi artisti italiani hanno voluto interpretare “Romagna mia” per rendere omaggio all’Emilia-Romagna messa in ginocchio dall’eccezionale ondata maltempo. Tra questi ricordiamo Vasco Rossi che la eseguì durante un concerto con lo storico bassista Claudio Gollinelli.
“Si tratta di un grande riconoscimento per tutto il movimento del folk italiano e per il liscio e la Romagna” – commenta Giordano Sangiorgi, patron del MEI (Meeting delle Etichette Indipendenti). La performance che vedremo all’Ariston è stata prodotta per la campagna Verso il Liscio Patrimonio Immateriale dell’Unesco.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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