Già oltre 3.400 in visita al Duomo di Lego a Modena

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C’è chi non riesce a staccarsi e quasi si commuove nel vedere tutto intero il “suo” Duomo, che scopre particolari che non aveva mai notato e anche chi decide di aprire una discussione, perdendola, perché quella porta lì sul lato nord che c’è nel modellino nel Duomo vero, in pietra, proprio non ci sarebbe. Ma, soprattutto tra i 3.400 modenesi e non che dal 6 gennaio hanno visitato il modello del Duomo in lego esposto al Nuovo Diurno di piazza Mazzini, sono tantissimi quelli che si stupiscono del fatto che i mattoncini siano tutti originali, non realizzati appositamente, e che siano stati incastrati, e non incollati, tutti e centomila uno per uno.

L’occasione per visitare l’opera realizzata da Giorgio Ruffo ci sarà anche mercoledì 31 gennaio, a orario prolungato e continuato, dalle 9.30 alle 19, in occasione della festa di San Geminiano. Per tutta la giornata sarà presente, per rispondere alle domande dei visitatori, anche lo stesso Ruffo.

L’iniziativa, che ha il patrocinio del Comune di Modena, è realizzata da Aseop (Associazione sostegno ematologia oncologia pediatrica) per raccogliere fondi da destinare alla costruzione della seconda Casa di Fausta che ospiterà pazienti giovani e adulti in cura al Policlinico di Modena. Chi vorrà contribuire al progetto potrà farlo “accendendo” le luci del Duomo di Lego con un’offerta da 1 euro.

E, sempre al Nuovo Diurno, chiunque lo desideri può portare vecchi mattoncini di lego bianchi che non usa più per aiutare l’artista a completare il sito Unesco in miniatura anche con la costruzione della Torre Ghirlandina.

Il Duomo di Modena in Lego misura due metri e mezzo di lunghezza e poco più di uno in altezza, per circa 110 chili di peso, ed è costruito con mattoncini vecchi, materiale di scarto per i collezionisti, che erano invece perfetti per rendere le diverse gradazioni di colore del marmo della Cattedrale come ha spiegato lo stesso artista. La composizione è stata realizzata in scala 1:30, sulla base di tantissimi sopralluoghi, rilievi fotografici e misurazioni a cui è seguita una grande quantità di calcoli matematici per stabilire le proporzioni corrette. Ruffo ha solo “incastrato” alla perfezione i suoi materiali, seguendo la regola fondamentale di non modificare i mattoncini, non incollarli e non colorarli.

L’iniziativa di Aesop è realizzata con il contributo di Brick imagination, Alai elettronica, Sai illuminazione, Tieffe lo spazzacamino, Frame at work.

Il Duomo di Lego sarà visitabile fino a domenica 11 febbraio, negli orari di apertura del Nuovo Diurno: dal martedì al venerdì, dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 19; sabato, domenica e festivi con orario continuato dalle 9.30 alle 19.

La seconda Casa di Fausta sarà realizzata ristrutturando villa Mirella Freni a Baggiovara: si prevede di realizzare 12 unità abitative dedicate a pazienti in cura al Policlinico, si stima circa un centinaio all’anno, in particolare di età compresa tra i 14 e i venti anni, accompagnati da un familiare. L’obiettivo è lo stesso della prima Casa di Fausta, operativa già dal 2016: offrire ai pazienti del centro specializzato e ai loro familiari che provengono da fuori regione e sono lontani da casa un luogo dove possano ricevere gratuitamente accoglienza in una vera casa per affrontare al meglio un periodo delicato.