È ormai prossima alla fase conclusiva la quarta edizione del Premio nazionale di poesia intitolato al poeta reggiano Luciano Serra. Il 2 febbraio, alle ore 17, nella Sala del Planisfero della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia si svolgerà la proclamazione del vincitore e avrà luogo la presentazione del volume con le opere prescelte dalla giuria composta da Paolo Briganti (presidente), Corrado Gambini, Giulio Iacoli, Savino Rabotti, Daniela Rossi e Elisa Pellacani (segretaria e coordinatrice dell’evento culturale) e continuerà la collana dedicata alla poesia contemporanea “alla luna”.
A Veronica Strazzullo e Faustino Stigliani spetterà il compito di una lettura scenica di opere degli autori finalisti, mentre Claudio Ughetti effettuerà l’accompagnamento musicale con la fisarmonica.
Gli autori che hanno ottenuto il miglior gradimento da parte della giuria sono: Claudia Belli (S. Ilario d’Enza), Andrea Chesi (Reggio Emilia), Michele Meschi (Noceto di Parma), Stefano Raspini (Reggio Emilia), Alma Saporito (Parma), Cristian Sesena (Reggio Emilia) e Loredana Villani (Carignano di Parma).
Nelle precedenti edizioni il Premio era stato assegnato a Daniele Beghè (Parma), Simona Sentieri (Castelnovo Monti) e Lucia Diomede (Mola di Bari).
Ma la quarta edizione dell’iniziativa culturale si caratterizza anche per un altro aspetto distintivo: si svolge infatti nel decennale della scomparsa di Luciano Serra e le associazioni che la promuovono (alcune delle quali ebbero lo stesso Serra tra i loro membri) l’utilizzano per rendere un tributo alla memoria del poeta. Nel corso della serata di premiazione, Giorgio Vioni presenterà un componimento poetico inedito di Serra e verrà annunciata la richiesta di intitolargli una via o una piazza della città, rendendone palese il ricordo anche nella toponomastica. Successivamente verrà apposta, a cura delle stesse associazioni, una targa con brani di una sua poesia in Piazza Fontanesi.
Si aprirà pertanto la via della prossima edizione del Premio, da concludersi nel 2026.
Luciano Serra (Reggio Emilia, 1920-2014) ha studiato al Ginnasio “Lazzaro Spallanzani” di Reggio, dove è stato compagno di Ezio Comparoni; si è laureato all’Università di Bologna, dove ha conosciuto Pasolini, delle cui riviste friulane è stato collaboratore. Aderente al Partito d’Azione è stato arrestato dalle SS toscane e imprigionato a Parma nel 1944. Dopo la guerra ha collaborato a “Convivium” (diretta da Carlo Calcaterra, di cui era stato assistente).
È stato tra i primi collaboratori del “Mulino” ed ha prestato collaborazioni, come studioso di storia dello sport, a riviste specializzate italiane e straniere. È autore di una storia del calcio, dell’atletica europea e del ciclismo. Docente per quasi trent’anni dell’Istituto Magistrale “Matilde di Canossa” di Reggio Emilia, ha praticato atletica, alpinismo, pallavolo, calcio e rubgy.
Dal 1969 al 2013 ha partecipato a ricerche e convegni di studio sul Boiardo, sull’Ariosto, su Pasolini e su D’Arzo. Ha inoltre collaborato a riviste specialistiche e di informazione locale.
Ha vinto concorsi di poesia dialettale e italiana, ed ha pubblicato diverse raccolte di suoi versi, saggi su Silvio D’Arzo ed è coautore con Luigi Ferrari del “Vocabolario del dialetto reggiano” e con Gino Badini di tre volumi sulla “Storia di Reggio”. Il 7 gennaio 2011 ha ricevuto una copia del Primo Tricolore per i suoi meriti di storico e di letterato. È stato condirettore di “Reggio Storia” dal 1978 al 2013.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]