Jannik Sinner conquista la sua prima finale di Slam ed è il primo italiano a raggiungere quella degli Australian Open. Quarto nel ranking mondiale, di fronte aveva il campione dei campioni, quel Novak Djokovic che sul cemento della Rod Laver Arena non aveva mai fallito. Dieci finali conquistate e altrettante vinte.
Serviva il ragazzo altoatesino per interrompere la striscia del serbo, a cui Sinner lascia un solo set: finisce 4-1 per l’azzurro in 3 ore e 22 minuti di gioco, partito a razzo con i primi due chiusi 6-1 6-2, poi cede il terzo al tie break 6-7, facendosi annullare un matchpoint, ma poi al quarto non perdona, mette giù la palla del 6-3 e elimina il n.1″.
“E’ stata una partita durissima. Ho iniziato benissimo nei primi due set, Nole ha sbagliato tanto. Ho sbagliato un match point nel 3°, ma volevo essere pronto per il set successivo. Ho iniziato alla grande e non vedevo l’ora di giocare questa partita”. “Avevo perso con Nole a Wimbledon, ho imparato da quella partita. Fa parte del mio processo di crescita -prosegue il numero 4 del mondo-. Giochiamo in modo simile, la risposta è il nostro punto forte. Cercavo di far partire lo scambio, non dico le tattiche perché ho la sensazione che faremo qualche altra partita contro.
“Zverev o Medvedev? La guarderò, mi piace guardare il tennis e la guarderò tranquillo. Sono 2 giocatori incredibili, sarà interessante. Vediamo chi affronterò domenica. La mia famiglia è a casa e starà a casa: saluto tutti i tifosi italiani, abbiamo anche la finale di doppio ed è bello essere ancora in corsa”, conclude il 22enne altoatesino.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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