Nuova tegola sul sottosegretario alla Cultura, il ferarrese Vittorio Sgarbi. Secondo quanto riferisce oggi Repubblica, tra Natale e Capodanno Sgarbi sarebbe stato interrogata in Procura a Roma dai magistrati che lo accusano di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, per un totale di circa 715mila euro.
La vicenda, di cui già si era parlato a ottobre, risale al 2020 ed è relativa a un’asta durante la quale Sabrina Colle, fidanzata di Sgarbi, avrebbe acquisito un quadro di grande valore, “Il giardino delle fate”, risalente al 1913 e opera dell’artista Vittorio Zecchin, acquisto su cui non sarebbero state pagate le tasse all’Agenzia delle entrate. «Tutte calunnie, quereliamo», avevano dichiarato Sgarbi e la Colle, che aveva affermato di aver avuto in dono il dipinto dal caro amico Corrado Sforza Fogliani, oggi passato a miglior vita.
In realtà, oggi Repubblica online scrive che il sottosegretario si sarebbe impegnato a saldare il conto con l’Agenzia delle entrate. “Una promessa che ad oggi non sarebbe stata ancora onorata, tuttavia è possibile che il sottosegretario alla Cultura la manterrà nei prossimi giorni”, scrive Repubblica.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]