Un gruppo di firmatari questo appello, alcuni già noti alle cose della politica, chiede la discesa in campo a Reggio Emilia per le prossime ammnistrative del mese di giugno dell’avvocato Tommaso Lombardini, già consigliere comunale e provinciale di Alleanza nazionale e Popolo delle libertà.
“Gentile direttore, osservando la penosa situazione di empasse, a distanza di pochi mesi dalle prossime elezioni amministrative, non possiamo fare a meno di notare come, a sinistra come a destra, si stiano consumando psicodrammi dettati esclusivamente da interessi, antipatie e logiche che esulano dall’indivuduare seriamente persone in grado di governare Reggio.
È innegabile che i dieci anni di amministrazione Vecchi lascino una città cambiata, con nuovi problemi e con vecchie magagne ma anche con nuove sfide e opportunità: riuscire ad affrontare queste sfide richiede persone in grado di coniugare quanto fatto con quanto è stato tralasciato, oltre gli steccati, ma al tempo stesso con discontinuità rispetto a un sistema che, oggi, appare immobile e non più adeguato ai tempi mutati.
Per questo motivo riteniamo che la persona ideale possa essere Tommaso Lombardini, alla guida una coalizione ampia per governare il Comune di Reggio Emilia.
Tommaso Lombardini, classe 1980, figlio del compianto Giorgio (già presidente dell’Associazione Industriali), di professione avvocato, è coniugato con Valentina e papà di Margherita (10 anni) e Giorgio (7 anni).
Consigliere comunale e provinciale per Alleanza Nazionale e il Popolo della Libertà, ha abbandonato la politica attiva in seguito alla delusione provata nell’osservare il degrado della dialettica politica e la povertà di argomenti che hanno caratterizzato questo ultimo decennio per tutti gli schieramenti in campo.
Non è iscritto ad alcuna formazione politica, nonostante la sua chiara estrazione.
Oggi Reggio ha potenzialità inespresse che meritano di essere valorizzate. Sono stati fatti investimenti in infrastrutture e progetti che, però, non riescono a decollare per l’immobilismo e le mancanze strategiche delle ultime amministrazioni. In questi percorsi ha giocato un ruolo negativo il costante mancato coinvolgimento di cittadini, comitati e forze sociali nel disegnare la Reggio futura.
Eppure queste competenze sono ben presenti nel tessuto della città, ma si è preferito chiudersi nelle stanze dei bottoni per paura di contestazioni piuttosto che attivare percorsi partecipati con tutti coloro che hanno a cuore la nostra terra.
Questo aprirsi a tutti i soggetti che vorranno remare nella stessa direzione, il bene comune, potrebbe essere la “stella polare” del sindaco Lombardini.
Alcuni, sbagliando, sostengono che sia necessario “buttare il bambino con l’acqua sporca”: no, non è quello di cui ha bisogno Reggio.
Reggio ha bisogno di volti nuovi, moderati, avulsi dal sistema che ci ha governati per decenni ma in grado di gestire e saper dare il giusto valore a ciò che di buono è stato realizzato.
Persona moderata, ragionevole e costantemente in posizione di ascolto, Tommaso Lombardini avrebbe le caratteristiche ideali per fare sintesi tra le battaglie della destra in una città da sempre governata dalla sinistra ma che necessita di nuova linfa.
La sua posizione di indipendente gli consentirebbe di dare quel cambio di rotta necessario, così come le sue capacità professionali e la sua esperienza trascorsa in organi amministrativi sarebbero garanzia di serietà, competenza, fantasia di governo.
Ci auguriamo che l’avvocato Lombardini rifletta sulla nostra proposta, condivida il nostro pensiero e che la coalizione di centrodestra, unitamente alle anime civiche, convergano con entusiasmo sulla sua candidatura a sindaco”.
Maria Francesca Braccini
Dott. Pierluigi Brini
Dott. Alberto Gallinari
Avv. Alessandro Nironi Ferraroni
Avv. Franco Stefanelli
Luca Braglia
Matteo Braglia
Lorenzo Fanticini
Caro Direttore, considerando che secondo SIC, che non è un latinismo di cui non ho padronanza ma il nome di un gruppetto politico reggiano di scarso successo che sta per Sinistra In Comune, e che ritiene non esista a Reggio Emilia un problema di sicurezza, vorrei suggerire un metodo di soluzione per la scelta del candidato Sindaco di Reggio ai due schieramenti. Propongo il metodo che avevano individuato Elon Musk e Mark Zuckerberg per risolvere le reciproche antipatie e dispetti e cioè affittare il Colosseo per darsele di santa ragione. Io glielo avrei dato lo confesso e li avrei anche aiutati a darsele, ma forte forte… Questo è il progresso della nostra civiltà. In due serate differenti, con diretta FB, Telereggio, Teletricolore ecc.., con estrazione a sorte per chi lo fa per primo, i partiti di destra e quelli di sinistra, potrebbero dirimere le loro controversie sul nome, prendendosi a sberloni, calci nelle terga e bottigliate. Tanto a Reggio non c’è un problema sicurezza. Chi vince esprime il Sindaco e naturalmente il candidato in testa al gruppo a mani nude. In alternativa potrebbero limitare lo scontro ai soli candidati, anche se per il momento mi sembrano un po’ tanti. Il luogo? RCF Arena? Le Reggiane? Inadeguati! In città disponiamo di un area a vocazione naturale per questo tipo di eventi. Propongo di transennare l’area della Stazione storica in piazzale Marconi, incluso Via Eritrea, Via Turri e Via IV Novembre. Che serata stellare sarebbe e l’incasso potremmo devolverlo alla comunicazione del Sindaco uscente. Adesso anche la destra aumenta il numero dei candidati e se sommiamo il numero a quelli a sinistra, abbiamo più candidati che elettori in questa città. Facciamo come dico io, credetemi, é una buona soluzione in questo contesto e questi soggetti e permetterebbe di avere un Sindaco “forte”. Mi scusi la fervida immaginazione provocatoria….ma è meglio ridere che piangere tra un Lombardini e Tarquini o un De Franco e Massari….