Modena. Sessismo e punizioni, indagato ufficiale dell’Accademia

Accademia Militare

Costrette ripetutamente a lavare i genitali ai cavalli. E poi minacce e squallido sessismo con battute a sfondo sessuale, commenti sull’aspetto fisico delle allieve, atti punitivi umilianti come quelli appunto a cui avrebbe sottoposto alcuni palafranieri delle scuderie, sia donne sia uomini. Con le accuse di violenza privata, stalking, minaccia o ingiuria a un inferiore la procura di Modena ha indagato un ufficiale dell’Accademia militare, il tenente colonnello Giampaolo Cati, 45 anni, nel frattempo trasferito ad altra mansione, sempre nell’ambito dello Stato Maggiore dell’Accademia.

I fatti risalgono al periodo comoreso tra il 2019 e il 2021 ed ad attivare la magistratura, che ha ora finalmente chiuso le indagini, è stata la Procura militare di Verona, a cui il comandantedell’Accademia aveva girato le segnalazioni di frasi sessiste ed episodi di body shaming ed altri raccolte nella caserma modenese.

All’epoca il tenente colonnello Giampaolo Cati, 45 anni, era a capo del centro ippico militare dell’Accademia di Modena: sarebbero 11 i militari, sette uomini e quattro donne, di violenza privata, che avrebbero subito le umiliazioni (e in alcuni casi le minacce di trasferimento) con abuso dei poteri e di autorità.

L’ufficiale, difeso dagli avvocati Guido Sola e Francesca Romana Pellegrini, ha ricevuto un avviso di fine indagine, atto che di solito prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, firmato dal pm Francesca Graziano. Otto vittime sono invece assistite dall’avvocato Massimo Strampelli, che aveva già seguito il caso di ‘nonnismo’ denunciato all’Aeronautica di Latina, subito dall’ex allieva ufficiale Giulia Schiff.