Fondino
20 gennaio 2024 (19.09) – Leggo interpretazioni giornalistiche, alcune non propriamente disinteressate, secondo cui Carlo Calenda avrebbe espresso un endorsement a favore della candidatura a sindaco di Reggio del medico Marco Massari. Ho ascoltato a lungo il leader di Azione, venerdì sera all’hotel Posta: Azione è un partito federalista, ha detto Calenda, e qui decide il segretario Claudio Guidetti. È abbastanza ovvio comprendere che Calenda, almeno sino a ieri, non avesse la minima conoscenza di chi siano Massari e De Franco, ma evidentemente ha condiviso ciò che il partito locale gli ha suggerito, ovvero la vicinanza politica maggiore all’area riformista del primo anziché del secondo. Ma questo, lo ha ribadito Calenda allo stesso Guidetti, non è affatto un endorsement, poiché con il Pd reggiano non è stato sinora stabilito alcun accordo, né politico né di programmi, e comunque ogni decisione spetta ad Azione Reggio Emilia. Tanto è vero che il segretario nazionale, in via informale ma in presenza di testimoni, ha chiesto a Guidetti la disponibilità a candidarsi sindaco in prima persona.
Mi pare evidente che vi sia chi tenta di utilizzare il rapporto con Azione come strumento di pressione nella guerra per bande in corso nel Pd reggiano. Ma ciò non giustifica mistificazioni giornalistiche. È chiaro a tutti che, correndo in solitaria come sindaco, Guidetti porterebbe ad Azione più consensi di quanto accadrebbe correndo in coalizione. È una prospettiva tuttora aperta e sbaglierebbe chi, tra i dem locali, desse per scontata un’alleanza dai contenuti tuttora nebulosi.
La serata partecipata al Posta. Mes, Pil, armi all’Ucraina, aiuti alle imprese, premierato e terzo mandato. Ma anche temi locali e le possibili alleanze alle amministrative, Reggio compresa. Ne ha parlato con la stampa, a margine della presentazione del suo libro, il segretario nazionale di Azione, Carlo Calenda, poco dopo aver inaugurato la sede del partito in città.
“A livello locale dirimente sarà il patto programmatico, più che il candidato”, ha detto. E alle domande su eventuali accordi con Movimento 5 stelle, sinistra e verdi ha aggiunto: “I 5 stelle a Reggio manco so cosa sono: se sono contrari a realizzare le infrastrutture o a dare aiuti alle imprese di fronte alla crisi energetica, ovvio che non ci staremo. Se i partiti di sinistra saranno disponibili a parlare di temi importanti per noi, a partire da sicurezza, decoro urbano, strade, energia e imprese, allora parliamone. In caso contario, è chiaro che l’alleanza non la facciamo”.
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Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]