Bandiere a mezz’asta questa mattina alla scuola media Manzoni di Reggio Emilia, in pieno centro, dove ieri un alunno di 13 anni, Riccardo Curreli, è morto dopo aver accusato un malore poco dopo l’ingresso nell’istituto. Tutti i circa 300 studenti della scuola hanno inoltre osservato un minuto di silenzione per ricordare il loro compagno di 3ª E.
Riccardo, che era figlio unico, frequentava la scuola media in via Emilia Santo Stefano dallo scorso settembre, quando i genitori si sono trasferiti dalla Sardegna. Ieri mattina era arrivato a scuola di corsa, perché in leggero ritardo rispetto all’orario di ingresso fissato per le 7.55 dal cortile di via Franchetti. I suoi compagni erano dunque già saliti in classe e quindi solo qualche altro ritardatario ha assistito alla tragedia e ai tentativi di rianimare il ragazzo, protrattosi a lungo.
Tra questi Federico, che ieri ha commentato il nostro articolo: “Ero all’ ingresso come molti altri miei compagni e ho visto questo ragazzino sdraiato sui gradini, svenuto, con le collaboratrici scolastiche che stavano chiamando l’ambulanza disperate – ha raccontato esprimendo il proprio dolore e il cordoglio ai genitori – Gli sono passato accanto e ho visto la sua faccia che non esprimeva alcuna emozione. Pensando che adesso quel ragazzo non c’è più mi fa rimanere stupefatto e allibito, ma la cosa che mi dispiace ancora di più è che i genitori ignari di quello che sarebbe successo non l’hanno potuto salutare: mi viene male pensare che mandi tuo figlio a scuola e non lo vedi più tornare”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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